cultura

Visite immersive ai luoghi della cultura, in attesa di tornare ad ammirarli dal vivo

martedì 19 maggio 2020
di Davide Pompei
Visite immersive ai luoghi della cultura, in attesa di tornare ad ammirarli dal vivo

Se è vero che "La Bellezza ci aspetta", in attesa di riaprire a tutti gli effetti e in condizioni di normalità, le porte dei gioielli tuderti non restano chiuse. Le spalanca Promovideo Srl, agenzia di produzione video e comunicazione multimediale umbra con oltre 30 anni di esperienza, specializzata nella produzione di filmati aziendali, corporate, documentari, spot pubblicitari, video in motion graphic, animazioni 2D e 3D.

La tecnologia, dunque, ancora una volta, per consentire visite immersive a 360 gradi ed ammirare gli spazi più belli oppure quelli meno conosciuti di Todi. In principio fu il Teatro Comunale, uno dei più grandi dell'Umbria, realizzato alla fine del XIX secolo su progetto dell'architetto aretino Carlo Gatteschi. Specchi e medaglioni vennero modellati nello Studio Angeletti e Biscarini di Perugia, la costruzione in legno del palcoscenico fu opera, invece, di Cesare Canovetti di Siena.

Secondo spazio culturale della Città di Jacopone reso fruibile virtualmente è la Chiesa della Nunziatina, gioiello di arte barocca definito anche come "piccola Cappella Sistina umbra". Ammirabile da vicino l'intero ciclo pittorico e decorativo, realizzato da vari artisti e legato all'iconografia mariana. L'edificio fu costruito all'inizio del 1600, a destra del Palazzo del Vignola, per ospitare la Compagnia della Santissima Annunziata.

Da lunedì 18 maggio all'elenco si è aggiunta poi anche la visita alla Sala Affrescata del Museo-Pinacoteca, già oggetto della rubrica "Un Giorno al Museo" promossa dal Comune. Partendo da quattro diverse posizioni si riescono a cogliere i dettagli dei soffitti a cassettoni e delle pareti, all'ultimo piano dei Palazzi del Podestà del Capitano del Popolo, uniti da un cavalcavia in epoca seicentesca. Sotto l'occhio di ritratti illustri, vasellame di uso comune, dall'VIII al XVIII secolo.

Un affresco della città con il suo territorio di Pietro Paolo Sensini e la leggenda della fondazione della città del fabrianese Ignazio Mei. In Pinacoteca, oltre alla grande pala d'altare di Giovanni di Pietro detto lo Spagna, uno dei più importanti discepoli del Perugino, raffigurante “L'Incoronazione della Vergine”, si conservano numerose tele seicentesche che documentano i diretti rapporti tra la cultura figurativa locale e la Città Eterna. Come la bellezza, a portata di schermo.