Dono Doni e Cesare Sermei. Nel libro di Salvatore Pezzella, l'arte sacra dei pittori umbri

C'è tanto cuore verde d'Italia, e anche un po' di Orvieto, tra le 210 pagine de "I pittori Dono Doni e Cesare Sermei. La splendida arte sacra in Umbria tra fine Rinascimento e Barocco". Il volume, curato dal professor Salvatore Pezzella per Edizioni Viator e disponibile da qualche mese, aiuta ad inquadrare la figura dei due celebri artisti ai quali sul finire del 2019 il Comune di Assisi ha voluto dedicare due strade che da San Rufino corrono perpendicolari fino alla Basilica di Santa Chiara.
La bellezza cromatica dei loro dipinti e affreschi risalta ancora oggi sulle pareti di chiese e monasteri di tutta la regione. Da Assisi a Foligno, da Bastia Umbra a Bevagna, da Spello a Spoleto, ovviamente Perugia, ma con tappa anche a Todi e sulla Rupe. Se è ancora possibile ammirare simili tesori d'arte sacra il merito va ascritto anche alle Fondazioni delle Casse di Risparmio che ne hanno finanziato i restauri consentendo di salvare un patrimonio artistico inestimabile.
Perché, per dirlo con le parole dello scrittore scozzese James Herriot, "la cultura e l'arte sono ciò che rimane quando si è dimenticato tutto". Nel libro, corredato da circa cento foto a colori, l'autore evidenzia, con sapiente contestualità socio-storica, i due celebri artisti che ebbero a segnare il dinamismo artistico-culturale del territorio umbro sottolineando che "come il Cinquecento è stato il secolo della Riforma luterana, il Seicento è stato il secolo della Controriforma cattolica".
"Alla profonda crisi di valori e al grado di disorientamento morale – suggerisce lo studioso – il Seicento contrappone le certezze spirituali di una Chiesa che finisce di irrigidirsi sui propri principi fondamentali, ma che si aprirà in seguito alla nuova cultura e all'arte". Con composta successione temporale ed utili comparazioni con i grandi maestri del passato, il lettore coglie così i dettagli ed inquadra genesi e gestazione di tele e affreschi consegnati alla contemporaneità.
E l'essenza di quell'arte devozionale che, ancora oggi, attrae ed incanta per i personaggi raffigurati, i contenuti religiosi e, su tutto, la figura centrale di San Francesco in una variegata scala di colori. Quelli scelti dall'allievo di Giovanni Spagna e dal figlio del pittore Ferdinando Sermei, che si formò tra Orvieto e Roma, nella bottega di Cesare Nebbia. Il costo del libro è di 25 euro ed è possibile ordinarlo anche inviando una mail all'indirizzo salvatorepezzella@inwind.it.

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