cultura

Lipraga, il Castello dimenticato sull'antica "Strada Perugina" tra Allerona e Fabro

martedì 24 settembre 2019
Lipraga, il Castello dimenticato sull'antica "Strada Perugina" tra Allerona e Fabro

Il territorio dell'Alto Orvietano fa da scenario a una nuova e inaspettata scoperta. Il merito va a Felice Danielli, appassionato di storia locale, che durante le sue ricerche ha scoperto tra Allerona e Fabro, i resti di quello che doveva essere l'antico Castello di Lipraga.

Il Castello di Lipraga compare citato per la prima volta in un documento del 1103, contenente l'atto  di donazione della chiesa del castello da parte del conte Aldobrandino al rettore della stessa. Un altro documento del 1118 tratta invece della vendita del Castello di Lipraga all'abate Guglielmo dell'abazia di San Pietro Aquaeortus. Ma l'evento storico più importante fu quello che avvenne nel 1239 e che vide coinvolto il castello e 200 briganti. Prima di questa data il Castello venne occupato dai briganti che ne fecero il loro quartier generale, lo storico orvietano Cipriano Manente, nelle sue “Historie”, racconta che nel 1239 circa 200 “assassini” occupanti il Castello di Lipraga, vennero circondati dalle “genti dei castelli vicini, e ne furono giustiziati circa 70 e fu iniziato a rovinare il castello di Liprava, dove si faceva anco la moneta falsa”.

Tutti gli studiosi hanno sempre dato per assodata la notizia che il castello, creduto ormai distrutto, in origine sorgesse dove è ora l'attuale Agriturismo Leprara, ovvero sotto la strada provinciale 50 Allerona-Fabro. Felice Danielli ha cominciato a dubitare di questa  notizia, ormai data per certa, dopo aver visionato la mappa del contado orvietano di Ignazio Danti, stampata nel 1583, nella quale il Danti raffigura il Castello di Lipraga (Lepraia) in cima a un monte, come tutti gli altri Castelli del circondario, e non nella zona sottostante dove è situato oggi l'agriturismo. Partendo dalla mappa, Felice Danielli ha condotto una serie di ricerche che, tra documenti antichi, ricerche di studiosi locali e testimonianze orali, lo ha portato a scoprire i resti dell'antico Castello in cima al monte.

Fondamentali si sono rivelate le testimonianze degli alleronesi Emidio Dionisi e Renato Fifi, discendenti delle famiglie che un tempo abitarono i luoghi nei pressi del castello, che lo hanno condotto a rinvenire non solo i resti delle fondazioni del Castello, ma anche il tracciato dell'antica “Strada Perugina”, nome attribuito dai vecchi contadini della zona alla strada, importantissima nel medioevo, che collegava la via Cassia a Perugia, il cui tracciato passava proprio in prossimità del Castello di Lipraga.

Per quanto riguarda i resti del Castello, i vecchi contadini abitanti della zona, sono sempre stati convinti, da generazioni, che quei sassi appartenessero all'antico San Pietro Aquaeortus, poi abbandonato e ricostruito dove è situato attualmente, per questo i ruderi venivano detti "San Pietro Vecchio". Felice Danielli ipotizza invece che i resti ritrovati siano proprio dell'antico Castello di Lipraga, poiché dai reperti romani rinvenuti nel Monastero di San Pietro Aquaeortus è ormai attestata la sua origine romana e non essendo i resti riscoperti da Danielli precedenti a tale epoca, i ruderi non possono essere “San Pietro Vecchio”.

Grazie alla collaborazione del geometra Raffaele Materazzini, Felice Danielli ha potuto effettuare il rilevamento satellitare della posizione esatta dei resti del Castello che sul catasto dei terreni del comune di Allerona sono situati sul foglio 2 particella 59, mentre l'agriturismo Leprara è sul foglio 3 particella 47.

Le ricerche condotte da Felice Danielli e il ritrovamento dei presunti ruderi del Castello dimenticato di Lipraga ci auguriamo rappresentino solo l'inizio di una lunga serie di ricerche, studi e approfondimenti volti ad arricchire la preziosissima storia del nostro territorio.