Bosco del Sasseto e Giardino Storico del Castello di Torre Alfina, concluso l'esproprio

Patrimonio di tutti, proprietà del Comune di Acquapendente. Questa la sorte di due perle dell'Alto Lazio meritevoli di maggiore interesse come il mesofilo Bosco del Sasseto – divenuto "Monumento Naturale", ovvero luogo tutelato per il suo alto valore naturalistico, nel 2006 – e il Giardino Storico del Castello di Torre Alfina, l'eccellenza italiana di Henri e Achille Duchêne tanto cara al Marchese Edoardo Cahen d'Anvers.
Nella giornata di mercoledì 19 settembre con la conclusione della procedura di esproprio, l'Ente è definitivamente entrato in possesso dei beni, così come prevedeva il relativo contratto registrato e trascritto più di un mese prima presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari. Oltre alla valorizzazione in chiave di offerta turistica, si punta alla migliore manutenzione dei luoghi. Dovrà essere oggetto di un attento intervento di recupero e restauro, il Giardino Storico del Castello, le cui condizioni attuali lo rendono quasi irriconoscibile rispetto ai disegni originali. Per quanto riguarda il Bosco del Sasseto, invece, dal Comune assicurano che sarà riaperto in tempi brevi con l’organizzazione di una biglietteria che funzionerà anche da Centro Informazioni e Servizi.
Un punto d'accoglienza adeguata, dunque, per i tanti visitatori che sono interessati a conoscere la meta inserita tra i venti luoghi incantati d'Italia, paragonata a quello di fiabe come Biancaneve dal National Geographic e promossa a set da registi come Matteo Garrone per la pellicola "Il Racconto dei Racconti – Tale of Tales". "Nella fase sperimentale di avvio gestione – riferiscono dal Comune – si prevede, per regolamentare l’utenza e minimizzare gli impatti ambientali, la sola fruizione assistita con accompagnamento, con priorità di prenotazione. L’accesso al bosco sarà possibile previa acquisizione di un biglietto di ingresso comprensivo della visita al Museo del Fiore".
Ovvero, secondo le tariffe già deliberate, 6 euro per il biglietto intero (adulti fino a 64 anni, ragazzi sopra i 14 anni), 4 euro il ridotto (anziani oltre i 65 anni, bambini tra i 7 e i 14 anni compresi, gruppi di minimo 20 persone, gruppi scolastici e universitari dietro presentazione di richiesta, convenzioni con enti e associazioni), gratuito per i residenti nel Comune di Acquapendente, bambini fino a 6 anni, un accompagnatore ogni 20 paganti. Sulle visite guidate non c'è alcuna esclusiva, agli operatori è richiesta però oltre alla professionalità, "un'assunzione di responsabilità circa il corretto comportamento delle persone accompagnate ed una polizza assicurativa che copra eventuali danni". Tutto sarà regolamentato e sottoscritto in apposite convenzioni.
"Il numero massimo di visitatori che possono essere presenti contemporaneamente nel Monumento Naturale – dettagliano dall'Ente – è pari a 120 unità, suddivise in gruppi da massimo 30 visitatori, ridotto a 60 dal 15 marzo al 31 maggio ed in concomitanza di riprese. Le attività di visita dovranno essere conformi al regolamento di gestione che è stato adottato dal Consiglio Comunale e che è stato inoltrato per l’approvazione alla Regione Lazio. Si prevede, pertanto, una fruizione del bosco in orario diurno con un'apertura ordinaria, in cui è garantita l’apertura di una biglietteria e di un punto informativo e con possibilità di visite su prenotazione in altri giorni, lasciando comunque almeno un giorno a settimana di inattività nel bosco.
Per incrementare il numero dei turisti dopo la prima fase di avvio saranno messe in campo iniziative di marketing e promozione, con l’offerta di vari pacchetti che oltre al Sasseto proporranno la visita di altri luoghi, come il Museo del Fiore, le strutture della Riserva Naturale e i centri storici. La gestione dei flussi turistici sarà strettamente legata a ciò che tutto il territorio è in grado di offrire, sia per iniziativa pubblica che privata. Si riapre anche la prospettiva di un’offerta integrata con i territori oltre i confini regionali, come la confinante Selva di Meana e la Villa Cahen di Allerona. La storia e i luoghi della famiglia Cahen possono rappresentare il filo conduttore per rafforzare un rapporto di collaborazione con la città di Orvieto ed il suo territorio.
È un progetto ambizioso in cui l’Amministrazione Comunale crede molto, che va oltre i benefici che può trarne la frazione di Torre Alfina". Domenica 30 settembre, intanto, in occasione della riapertura al pubblico del Bosco Monumentale del Sasseto attesa per le 16 nella Sala Ex Università Agraria, sede dell'Amministrazione Separata Beni Civici, alla presenza del sindaco Angelo Ghinassi sarà presentato anche il progetto di riqualificazione dei Giardini Storici del Castello. Il pomeriggio sarà allietato dalle note della Banda di Torre Alfina – Acquapendente e da un rinfresco.

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