cultura

"Donne di potere tra il Medioevo e l'Età Moderna". Parte dai social l'invito al convegno

giovedì 5 aprile 2018
"Donne di potere tra il Medioevo e l'Età Moderna". Parte dai social l'invito al convegno

Conoscenza, entusiasmo e voglia di essere protagonisti in un territorio che è ricco di storia, tradizioni e iniziative che intrecciano quanto da sempre ha caratterizzato una comunità nella sua inclusività con qualche ventata di novità. Refoli che, passando dai meandri della storia, possano da una parte raccontare il passato e quindi rinforzare identità e senso di appartenenza delle nuove e più mature generazioni, ma anche riuscire a far conoscere e proporre all’esterno contesti che possono essere sempre più interessanti per un turismo, certamente di alto profilo.

Ma la condizione sine qua non posta è una: il territorio deve essere conosciuto nella sua bellezza, ma anche articolazione storica che si veste di un avvolgente quadro bucolico dalle accattivanti pennellate di una tavolozza che attinge ai colori della tradizione. Un viaggio conoscitivo, quindi, dalle variopinte suggestioni che si presta a plurali spunti di riflessione, ciò che emerge da un primo video di presentazione del convegno "Donne di potere tra il Medieovo e l’Età Moderna", che si terrà a Monteleone d’Orvieto sabato 30 giugno.

Nella foto da sinistra: la giornalista Livia Di Schino e il professor Augusto Ciuffetti

Una ventina di minuti, appositamente realizzati per la diffusione social, che vedono Ortensia Baglioni (uno dei volti del prossimo convegno) prima protagonista di una rappresentazione in costume, in una libera interpretazione scritta da Roberto Cherubini e Alessio Stollo, e poi oggetto di approfondimento in una snella ed efficace intervista - realizzata non a caso l’8 marzo - della giornalista Livia Di Schino al professor Augusto Ciuffetti, docente di storia economica all’Università Politecnica delle Marche e curatore del volume "Una dinastia feudale dell’Italia centrale: i conti di Marsciano (X-XX)".

A fare da cornice a questa coinvolgente chiacchierata, le immagini riprese da Walter Moretti e montate da Roberto Cherubini che, tra le emozioni rincorse dai violini di Bach, hanno ritratto in tutta la propria suggestione paesaggi e vicoli monteleonesi. "La storia come volano di sviluppo" il titolo dell’intervista, con un messaggio che arriva forte e chiaro: cercare nuovi modi per raccontarsi e per interrogarci su chi siamo e sul presente e da questo creare sviluppo per il futuro. E con questo spirito che Monteleone d’Orvieto si sta accingendo ad organizzare l’evento del prossimo 30 giugno.

Ma ancora oggi - mentre è già in fase di montaggio un nuovo contributo realizzato sempre all’interno delle mura monteleonesi, questa volta nel pomeriggio del Venerdì Santo - dice e non dice. Si studia e si tace all’ombra della Torre dell’Orologio che, nel ripetitivo passaggio delle stagioni, sembra ricordare come la polvere del tempo sovrasti quel tutto che inarrestabilmente scorre, promettendo al presente di diventare, già domani, passato. E magari di essere un giorno raccontato.

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