cultura

Necropoli Etrusca di Crocifisso del Tufo, uno scrigno di tesori nascosti

giovedì 22 febbraio 2018
di Anastasia Bernardini, Piergiuseppe Chiodi
Necropoli Etrusca di Crocifisso del Tufo, uno scrigno di tesori nascosti

Vasellame vario, pregiate ceramiche in caratteristico bucchero, monili in oro e calici. Sono questi i reperti rinvenuti nella Necropoli Etrusca di Crocifisso del Tufo, tra le urgenze archeologiche di Orvieto che, secondo gli annunci del Mibact, beneficerà di 800.000 euro per il miglioramento dell'accessibilità. Il punto sulle scoperte è stato tracciato in occasione del recente convegno "Scavi d'Etruria", che ha visto come protagonista assoluto la civiltà etrusca, dagli archeologi Claudio Bizzarri e Paolo Binaco.

"Le ricerche condotte - hanno spiegato - hanno portato alla riscoperta di migliaia di frammenti di anfore di età villanoviana e di numerosi sepolcri. È stata così rinvenuta una tomba a fossa databile al VII secolo e una a circolo con all’interno un sarcofago monolitico contenente i resti. Nel settore meridionale della Necropoli è stata rinvenuta una grande iscrizione che replica quella presente nella facciata della tomba di Avele Metiena.

Inoltre, sono state scoperte anche particolari sepolture a fossa: ricoperte da lastre di tufo con un ciottolo fluviale come segnacolo. Ceramiche in bucchero, due alari in ferro e alcuni resti sono stati ritrovati nella tomba di un’ adolescente. Nella tomba 205, seppure razziata dai tombaroli, sono stati rinvenuti bucchero nero, ceramica comune, ferma trecce in oro e una patera in bronzo.

Nella tomba 204 calici, un tignaterion, due cippi funerari ed un oggetto in osso, forse da toletta, mentre nella 203 pregevoli ceramiche di origine attica. Importante è anche il rinvenimento di una lekythos e di vari monili, soprattutto orecchini, e un'olpetta frammentata. Al lato settentrionale è stata reperita un recinzione di cassette che accoglie sei tombe.

Uno dei sepolcri era integro e conteneva diversi reperti, tra i quali calici ed anche un coltello. Una monumentale tomba a due camere, che ha fornito quasi 2000 reperti, interrompe il corridoio che collega le varie tombe a cassette. Le tombe a cassetta 202 e 202 bis sono quelle che hanno fornito il maggior numero di resti. In due tombe, la 182 A e la 182 B, sono stati ritrovati spiedi, ceramiche e resti umani e, al di sotto, un piccolo sarcofago in pietra".

 





Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.