Nuova vita per Palazzo Cesi. Approvato il progetto per un Centro Esperienziale

Edificato nel '500 per volontà del porporato Federico Aquitani Cesi, per secoli l'imponente edificio situato sul luogo dell'antica rocca di Acquasparta dove dal 2015 sventola la bandiera de "I Borghi più belli d'Italia" fu attribuito al Vignola, ma ormai è certo che a realizzare il progetto, nel 1561, furono esponenti della sua scuola come Guidetto Guidetti, poi Giovan Domenico Bianchi. L'impianto urbanistico è ancora quello gentilizio voluto dalla nobile famiglia che acquistò il feudo da Pier Luigi Farnese, figlio del papa Paolo III.
Qui, nel 1609 venne ricostituita l'Accademia dei Lincei. Qui, nel 1624 soggiornò Galileo Galilei. Con la decorazione ispirata alle Metamorfosi di Ovidio, tra mascheroni e cherubini, e i soffitti a cassettoni intagliati attribuiti a un disegno di Giovanni Domenico Bianchi, Palazzo Cesi ospita affreschi riferiti alle Vite di Plutarco e su, un lato, una loggia caratterizzante. Rimasto disabitato per anni, nel 1973 l'Università degli Studi di Perugia lo riportò in agibilità.
Destinato a sede di manifestazioni culturali, dal 2013 l'immobile è proprietà del Comune che in virtù della convenzione stipulata con l'ateneo ha avviato un programma di ripresa e valorizzazione. Il sì appena pronunciato dalla giunta guidata dal sindaco Roberto Romani autorizza nuovi interventi di completamento del restauro, in un'ottica di valorizzazione, con la realizzazione nell'antico edificio di un Centro Esperienziale permanente dell'accademia scientifica più antica del mondo.
E, contestualmente, il recupero degli spazi esterni. "Il progetto – rendono noto dal Comune – verrà finanziato con 640.000 euro provenienti dal fondo di un milione stanziato recentemente dalla Regione con il programma Por-Fesr 2014/2020 per la tutela, la valorizzazione, la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale nelle aree di attrazione di rilevanza strategica”. Un centro esperienziale, dunque, con una componente multimediale per la fruizione dinamica e coinvolgente degli spazi espositivi".
E un’attenzione alla comunicazione "emozionale, pluri-sensoriale, ergonomica ed ambientale", in virtù della quale "turisti e cittadini potranno fruire di un luogo dove rivivere la cultura del territorio attraverso le bellezze del palazzo, la sua antica e prestigiosa storia, i reperti e le testimonianze archeologiche". Selezionato dalla Regione Umbria come uno fra gli otto attrattori culturali, attrattivi da un punto di vista turistico, Palazzo Cesi resterà comunque aperto a visite guidate, anche in lingua.
Foto in apertura: http://www.umbria24.it - Foto all'interno: http://www.iluoghidelsilenzio.it/

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