Luca Umena presenta il libro "Newton, Cézanne e la mela proibita"

In molti sono accorsi giovedì 4 gennaio alla Sala del Governatore del Palazzo dei Sette per assistere all'annunciata presentazione del nuovo libro di Luca Umena "Newton, Cézanne e la mela proibita". Attualmente docente al Liceo Classico “F.A. Gualterio” di Orvieto, dopo essersi lauretao in Matematica e Filosofia, ha insegnato Fisica alla Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Perugia, dedicandosi alla redazione di articoli e saggi di varia natura e tenendo conferenze in tutta Italia.
La più recente, quella di Genova, dove ha parlato proprio del libro appena uscito che, nel mese di dicembre, è stato il più venduto alla Libreria dei Sette di Orvieto. Il volume in questione è scritto in forma di saggio e come lo stesso titolo suggerisce mette in relazione lo scienziato dal '600/'700 Isaac Newton con l'artista francese Paula Cézanne, accomunati dalla stessa ispirazione avuta dal frutto proibito, la mela.
Spiegando, dunque, l'importanza della metafora che, in campo scientifico può portare a nuove scoperte così come creare immagini che traggono in errore – per questo deve essere utilizzata solamente quando il metodo, il rigore e l'oggettività non bastano più allo scienziato – il professore prestato alla scrittura riesce a dimostrare, attraverso poche pagine, che vivere la realtà in chiave metaforica è una tendenza innata e inconscia, propria dell'essere umano.
E spinti da essa gli scienziati, dalla grandi capacità intellettive ma non relazioni – paragonati a degli equilibristi sospesi tra realtà e fantasia – sentono la necessità di fare un salto nel vuoto, in una dimensione ancora inesplorata.

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