cultura

Il convegno "La Ferrovia Civitavecchia-Capranica/Sutri-Orte. Aspetti di sviluppo" fa centro

sabato 4 febbraio 2017
Il convegno "La Ferrovia Civitavecchia-Capranica/Sutri-Orte. Aspetti di sviluppo" fa centro

"Non è più pensabile l'abbandono dell’Appennino come uno scheletro. Purtroppo c’è stata la tendenza allo sviluppo solo delle ali del nostro Paese e delle grandi città e gli investimenti sono stati fatti nelle zone maggiormente abitate. Serve lavorare perché questi investimenti siano fatti non più solo in direzione nord-sud, ma anche tra Adriatico e Tirreno".

Lo ha detto Giuseppe De Rita, presidente del Censis, che ha esortato la politica alla creazione di sviluppo nel centro Italia e che è stato l’ospite d’onore dell'annunciato convegno "La Ferrovia Civitavecchia-Capranica/Sutri-Orte. Aspetti di sviluppo" organizzato dal Comitato per la riapertura della linea ferroviaria e dal Comune di Gallese nel pomeriggio di venerdì 3 febbraio presso il Museo "Marco Scacchi" di Gallese, con il supporto logistico ed organizzativo di Pro Loco e Protezione Civile. 

Ampia la soddisfazione degli organizzatori all'indomani del convegno moderato dal giornalista Gaetano Alaimo, direttore di NewTuscia, e che ha visto la presenza di tutti i parlamentari e dei consiglieri regionali eletti nella Tuscia. Presenti anche molti sindaci del territorio. Tutti si sono confrontati sull’indispensabilità della riattivazione della tratta, inserita il 24 gennaio scorso alla Camera nell’elenco delle Ferrovie turistiche nazionali.

Dopo i saluti del sindaco di Gallese, Danilo Piersanti, ha preso la parola monsignor Romano Rossi, vescovo di Civita Castellana. "Vi faccio un augurio - ha detto - molto sentito, perchè questo che vi accingete a discutere è un segno di speranza. Era ora che nella nostra zona si intraprendesse qualche cosa, che la nostra gente sentisse dire non si chiude, si ristruttura. E' chiaro quanto la viabilità del territorio sia disastrata. La riapertura della ferrovia è un segno di speranza, un segno che mette in contatto le varie realta' e qui saluto con tutto il cuore tutti gli amici sindaci della zona, con cui collaboriamo, avendo a cuore le popolazioni. Ma sopratutto mi fa piacere vederli insieme. Mi fa piacere che questo luogo di intraprendenza e imprenditorialita' sia in un posto così bello e così ricco di storia. Il nostro capitale è la bellezza; noi abbiamo delle cose stupende che vengono ignorate, non visitate, non valorizzate e potrebbero essere per noi una grande risorsa. Coniugare insieme speranza da dare alla gente, collaborazione tra gli amministratori e valorizzazione del patrimonio che abbiamo è un grande servizio. A nome di questo popolo vi ringrazio di pensare a tutto questo."

Quindi, la relazione introduttiva del presidente del Comitato Raimondo Chiricozzi. "Soprattutto - ha detto - ringrazio tutti coloro che si sono impegnati per raggiungere quello che riteniamo un importante risultato. Per ottenere l’approvazione dalla Camera, i deputati qui presenti Bernini, Mazzoli, Minnucci, Molea, Pastorelli, Terrosi, e con loro, la stessa presentatrice del disegno di legge on Iacono, l’on Mura e in particolare il presidente della commissione trasporti della Camera on Meta, hanno fatto quadrato unitariamente ed indipendentemente dalla posizione politica di maggioranza o minoranza. Anche l’on Brunetta ha collaborato e alla fine il risultato si è visto. Ne siamo contentissimi.

Desidero ringraziarli a nome dei cittadini, dei soci del comitato e delle associazioni. Desidero anche ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per il raggiungimento di questo importante risultato e cioè il presidente della commissione trasporti della Regione Lazio On Enrico Panunzi che ha sostenuto in commissione regionale le nostre richieste, l’assessore Civita, che presso la commissione trasporti della Camera ha confermato la volontà della Regione di inserire nella legge per le ferrovie turistiche la nostra ferrovia CCO, il consiglio regionale che ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno, per il ripristino della ferrovia, proposto dalla consigliera Silvia Blasi, ed infine i Sindaci che hanno appoggiato con delibere consiliari e ordini del giorno l’iniziativa".

Tutti gli interventi hanno puntato sulla priorità da dare all’asse trasversale est-ovest rispetto a quello nord-sud per lo sviluppo dei territori compresi tra l’alto Lazio, l’Umbria e le Marche, rilanciando le grandi opere nel centro Italia, tra cui la riapertura e l’adeguamento della linea Civitavecchia CapranicaSutri Orte, al fine di emancipare la Tuscia dalla sudditanza turistica e logistica rispetto a Roma. Il tutto sfruttando le grandi potenzialità turistiche che deriverebbero dalla realizzazione della tratta che collega direttamente al porto di Civitavecchia che da la possibilità al territorio di intercettare migliaia di turisti.

Tra le proposte scaturite nel convegno è stata riportata all’attenzione anche la Circumcimina, la tratta ferroviaria che unisce tutti i paesi dei Cimini, oggi malcollegati, e che con una fermata all’ospedale di Belcolle da la possibilità di accedere via treno agli ambulatori dello stesso a metà degli abitanti della provincia di Viterbo. Il convegno ha fatto registrare il tutto esaurito e, la presenza trasversale degli esponenti di tutte le principali forze politiche, ha confermato la comunanza d’intenti per l’effettiva realizzazione della linea ferroviaria Civitavecchia-Capranica/Sutri-Orte.

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