Venti Ascensionali#9. Alcuni progetti di particolare valore
Tra i molti progetti della nona edizione di Venti Ascensionali, ne segnaliamo alcuni di particolare valore.
Un progetto da sottolineare è quello realizzato dagli allievi dei corsi di lettura a voce alta diretti da Elisabetta Spallaccia che, in collaborazione con Radiorvietoweb hanno realizzato in 40 puntate la lettura alla radio di 40 favole provenienti dai 5 continenti. L'iniziativa è stata presentata con la lettura dal vivo della fiaba di ispirazione africana "Kirikù e la strega Karabà", letta da Elisabetta Spallaccia di fronte ad una platea di numerosi bambini accompagnati dai loro genitori che hanno riempito all'inverosimile l'atrio del Palazzo dei Sette.
In quell'occasione è stato presentato anche il progetto Lettori portatili in rete che si è posizionato tra i primi 20 selezionati dall'Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Umbria. Un progetto che, attraverso il finanziamento ricevuto, ha dato la possibilità agli organizzatori di allestire la saletta del Carmine per lezioni e piccoli eventi e di realizzare, nei prossimi mesi, corsi e master rivolti ai giovani utenti. L'obiettivo è quello di concretizzare, insieme ai giovani che vi parteciperanno, una serie di file audio per la realizzazione di una biblioteca sonora.
Nell'ambito della lettura a voce alta vanno menzionati i 3 appuntamenti con le letture di Jazz, veri e propri reading in scena al Bevipiano.
Di rilievo è stata anche quest'anno la collaborazione con gli Istituti scolastici che hanno accolto con entusiasmo le proposte della manifestazione. Incontri con: Giuliana Misserville su Simone de Beauvoir, Valerio Capasa su Cesare Pavese e Anna Di Gianantonio su Ondina Peteani.
Tra gli spettacoli più apprezzati dal pubblico va poi ricordato quello inserito nella stagione Migrazioni di Marta Cuscunà, "E' bello vivere liberi", andato in scena il 31 Gennaio in occasione del Giorno della memoria. Tra le produzioni interne da segnalare lo spettacolo del corso di teatro dell'L.T.O. guidato da Elisabetta Moretti e Felizitas Scheich, "3 soldi", allestito alla ex caserma Piave che ha avuto così tanto pubblico da dover replicare l'opera per altri tre giorni. Altra segnalazione va fatta per i lavori messi in scena dai gruppi di lettura guidati da Elisabetta Spallaccia, in particolare per la realizzazione di "Più o meno alle tre" tratto dall'omonimo romanzo di Andrej Longo presente in sala.
Come l'apertura, anche la chiusura ha dimostrato la grande qualità ormai raggiunta in ogni appuntamento di Venti Ascensionali: la serata dedicata al concittadino poeta Angelo Rossi, è stata di quelle che "non si sono mai viste...".
Altro progetto significativo è stato quello dei Linguaggi del jazz inserito nel programma ufficiale di UJW#17 che ha prodotto uno spettacolo multimediale con Enzo Pietropaoli e Fulvio Sigurtà dove si è registrato, per i quattro pomeriggi in programma, il tutto esaurito.
"L'inserimento e la realizzazione di questo progetto in Venti Ascensionali - dice ancora il direttore artistico di Venti Ascensionali, Massimo Achilli - dimostra la grande duttilità dell'evento orvietano in cui confluiscono le più svariate modalità di espressione artistica e lavori realizzati generalmente in forte sinergia con altre strutture e artisti che, come in una matriosca, si inseriscono uno nell'altro a comporre l'intera manifestazione ma potrebbero vivere anche di vita propria. E' questa la vera ricchezza di Venti Ascensionali, un evento che, ogni anno, diventa sempre più espressione della nostra città e riesce ad esistere nonostante tutto. Anche per quest'anno Venti Ascensionali ha intrapreso un viaggio fatto di continue e suggestive contaminazioni e quindi la Kermesse è ancora cresciuta, sia per qualità degli appuntamenti proposti, che per gradimento da parte del pubblico che ci ha seguito. Oggi dunque il L.T.O. e Venti Ascensionali in particolare, oltre che 'residenza culturale e sociale' si protrae come 'laboratorio permanente', elaborazione costante che dura tutto l'anno e si integra sempre più con i bisogni, le passioni, i desideri della città che l'ha voluta e sostiene. Rispetto alle passate edizioni quest'anno abbiamo rilevato che il bacino d'utenza interessato è prevalentemente Umbro, con numerose presenze provenienti dalla bassa Toscana dall'alto Lazio e da Roma, luogo in cui, tra l'altro, ogni anno presentiamo il progetto in una conferenza stampa nazionale".
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