"La sicurezza parte da chi ci protegge". Via alla raccolta firme per la dignità di Carabinieri e Forze dell'Ordine

È ufficialmente partita il 28 settembre 2025, e si concluderà entro sei mesi, la campagna di raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che sta mobilitando l’attenzione non solo del comparto sicurezza e difesa, ma di tutti i cittadini italiani e che in pochissimo tempo ha superato le 10.000 firme. Promossa dal Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), l’iniziativa è intitolata: "Disposizioni per il superamento dell'Atto Dovuto e per la tutela del personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate nell'esercizio delle proprie funzioni".
L'obiettivo è nobile e necessario: garantire a chi indossa la divisa e rischia quotidianamente per la nostra sicurezza la dignità e il supporto dovuti. Non è accettabile che, pur agendo nell'adempimento del dovere, siano lasciati ingiustamente soli di fronte a un sistema che li espone a immediate e gravi conseguenze economiche e professionali.
L'Atto Dovuto: quando l'operatore si ritrova solo
Il carabiniere, il poliziotto, il finanziere sono da sempre un baluardo di legalità, un punto di riferimento fondamentale per la collettività. Tuttavia, quando in servizio si verificano eventi che impongono l'iscrizione nel registro degli indagati "per atto dovuto" (un automatismo procedurale, non una condanna), l'operatore si trova in una situazione di profonda difficoltà. Il militare o il poliziotto, che ha agito in nome e per conto dello Stato per garantire il rispetto delle leggi, si ritrova solo ad affrontare spese legali immediate che gravano sulla sua condizione economica personale e vede la sua carriera, il suo onore e la sua progressione professionale bloccati o compromessi. Non è giusto che chi opera per la collettività non riceva il giusto e tempestivo supporto da quello stesso Stato che è chiamato a rappresentare.
Questa legge non cerca "scudi penali" o privilegi, come ribadito dal Segretario Generale Vicario NSC, Michele Capece, ma un quadro normativo che fornisca tutele concrete e che restituisca dignità. Come spiega il sindacato, l'iniziativa ha un riflesso diretto sulla società civile: "Un carabiniere o un poliziotto che sa di essere tutelato sarà più tranquillo nel suo servizio e, quindi, nella protezione della collettività. La loro dignità è la protezione di tutti".
Una Proposta di Legge che aggiunge tutele concrete
Questa proposta di legge di iniziativa popolare si inserisce nel solco tracciato dall'attuale Governo con il recente Decreto Sicurezza, che ha introdotto importanti novità, come l'anticipo delle spese legali fino a 10.000 euro per grado di giudizio in caso di procedimenti penali legati al servizio. La nostra iniziativa va oltre, offrendo nuove prospettive positive che si aggiungono a quel lavoro. Puntiamo a:
1. Tutela legale integrale: Istituzione di un fondo nazionale dedicato per coprire integralmente le spese legali e di consulenza.
2. Protezione della carriera: Sospensione automatica di effetti disciplinari e sulla carriera fino a sentenza definitiva.
3. Supporto umano: Percorsi di sostegno psicologico dedicati.
Si tratta di un sistema organico di garanzie che mira a non lasciare solo il professionista nel momento più difficile e a riconoscere la presunzione di legittimità delle azioni compiute in servizio.
L'appello ai cittadini: la nostra voce, la tua firma
Perché questa proposta diventi legge, è fondamentale il supporto popolare. I cittadini sono chiamati a firmare entro marzo 2026 per superare la prassi dell'iscrizione immediata nel registro degli indagati per "atto dovuto".
Come firmare e partecipare:
L'iniziativa si avvale della modalità di firma mista, rendendo la partecipazione semplice e accessibile a tutti gli elettori:
1. Firma online (con SPID o CIE): È la via più rapida. È sufficiente collegarsi al portale del Ministero della Giustizia e apporre la propria firma digitale: https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/5000003
2. Firma cartacea (presso i Comuni): Grazie alla sinergia istituzionale richiesta ai Comuni, gli elettori possono recarsi negli uffici anagrafe o presso i banchetti autorizzati (l'NSC sta organizzando presidi in varie città) e firmare il modulo.
Si invitano pertanto i cittadini a richiedere attivamente i moduli di raccolta firme presso la casa comunale del proprio Comune di residenza o a utilizzare la procedura online. La scadenza per la raccolta è fissata per la fine di febbraio 2026. Firmare oggi significa restituire dignità e serenità a chi, con coraggio, tutela la nostra libertà e la nostra sicurezza. È un gesto di responsabilità civica che rafforza il legame di fiducia tra i cittadini e le Forze dell'Ordine.
Nuovo Sindacato Carabinieri

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