cronaca

Identificata in Umbria, per la prima volta nell'alto corso del Tevere, la cozza zebra

domenica 27 luglio 2025

Durante un'uscita in canoa della Discesa Internazionale del Tevere, dopo la diga di Alviano, sono stati trovati degli esemplari di Dreissena Polymorpha, la cosiddetta cozza zebrata o zebra. I partecipanti alla Discesa hanno avvisato i moderatori nell’ambito del progetto di scienza partecipata "#teveremolluschifantasti...e dove trovarli" coordinato da ISPRA.

A seguito della segnalazione del network si è messo in atto un processo di validazione dell’informazione e di verifica della specie (quest’ultima a carico esclusivo di malacologi) e inserito il dato all’interno del web-gis del Network Nazionale della Biodiversità. La specie è facilmente riconoscibile, a causa di righe chiare e scure sulla conchiglia.

Questo mollusco bivalve è considertato tra le specie invasive più dannose in Europa, anche se in Italia, al momento, non sembra espandersi velocemente. Dopo aver diramato l’informazione seguendo le modalità dell’Early Warning al suo ritrovamento in aprile, è stata successivamente prodotta una pubblicazione scientifica. Tra gli autori anche il professor Gianluigi Bini del Museo Malacologico di Città di Castello. 

Gli autori, al fine di prevenire l’espansione nei sistemi acquatici in Umbria, sottolineano come sia importante monitorare i corsi d’acqua e mettere in pratica i protocolli noti come "check, clean and dry" su tutte le attrezzature che entrano in contatto con laghi e fiumi dove specie invasive sono segnalate e avvisare, tramite procedure di "early warning", ogni qual volta in un nuovo corso d’acqua la specie viene seganalata. 

Queste pratiche sono particolarmente importanti per evitare la diffusione tra il Lago Trasimeno, dove la specie è in espansione, e il Tevere, dove è da poco arrivata nel tratto alto. Programmi di eradicazione, in particolare in prossimità di impianti artificiali come le dighe idroelettriche, dove la specie solitamente forma colonie, potrebbero, inoltre, rallentare la diffusione della specie.

Il ruolo, anche in Umbria, di programmi di scienza partecipata per il monitoraggio della presenza e distribuzione delle specie d’acqua dolce, si dimostrano sempre più efficaci per la conservazione della natura. Secondo un recente report IUCN, infatti, le specie d’acqua dolce hanno un elevato rischio di estinzione, anche a causa, ma non solo, delle specie invasive; la rapida identificazione e successiva eradicazione di specie invasive nei corsi d’acqua possono contribuire a rallentare l’estinzione, locale, di specie native dei nostri fiumi.

Associazione Sportiva Dilettantistica Discesa Internazionale del Tevere

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.