Pendolari di Orte e della Teverina: "Siamo un esercito silenzioso, ma non invisibile. Basta disagi: servono risposte concrete"

Rappresentiamo oltre 1.000 pendolari che ogni giorno, dalla zona di Orte e della Teverina, si recano a Roma per motivi di lavoro, studio o salute. Una vera e propria "armata di formiche" che contribuisce alla crescita economica dei territori di origine e della Capitale, sostenendo con sacrificio un sistema socio-economico vitale per l’intero Paese.
Da gennaio 2025, però, la situazione è diventata insostenibile: continui dirottamenti dei treni sulla linea lenta, ritardi sistematici, cambi improvvisi degli orari stanno stravolgendo la vita quotidiana di centinaia di famiglie. Le ore di viaggio si allungano, sottraendo tempo prezioso alla cura dei figli e degli anziani, mettendo in crisi l’equilibrio familiare, aumentando lo stress e compromettendo gravemente la qualità della vita.
Visto il pessimo servizio ferroviario dedicato ai pendolari, saranno costretti all’utilizzo dell’auto privata, con costi maggiori e pesanti ricadute ambientali, che tutti i nostri interlocutori istituzionali dicono di voler ridurre e/o eliminare.
A tutto ciò si aggiunge una minaccia ancora più grave: dal prossimo cambio orario previsto per dicembre 2025, tutti i treni regionali veloci (RV) potrebbero essere spostati sulla linea lenta a causa della delibera ART che impone sanzioni per i convogli che percorrono la direttissima a meno di 200 km/h. Una misura che, se applicata, rappresenterebbe un colpo mortale alla mobilità sostenibile, all’economia, alla sostenibilità sociale e familiare del nostro territorio.
Politiche di trasporto irrazionali che non favoriscono i collegamenti e la vivibilità delle zone interne comportano inesorabilmente lo svuotamento delle stesse, uno spostamento di massa verso zone meglio collegate e un sovraccarico insostenibile della linea convenzionale Orte–Fiumicino, con riduzione dell’offerta, ritardi e sovraffollamento. I soldi pubblici non possono favorire unicamente l’alta velocità, riducendo le vie dei treni regionali veloci a tratte di Serie B.
Per questo chiediamo con forza, la presenza al tavolo istituzionale chiesto dall’Amministrazione comunale di Orte, unitamente alle altre amministrazioni cittadine firmatarie della richiesta di un tavolo di confronto urgentissimo con gli interlocutori istituzionali (Ministero dei trasporti, Regione Lazio, Trenitalia, RFI, comuni interessati) per conoscere costantemente e affrontare una situazione ormai insostenibile.
In allegato trasmettiamo i punti delle nostre richieste, pronti a creare un coordinamento interregionale che coordini le associazioni dei pendolari di Lazio, Umbria, Toscana, Marche e coinvolga attivamente i Comuni, le Province e le Regioni interessate.
Nell’attesa del tavolo istituzionale chiediamo la proroga immediata dell’applicazione delle sanzioni previste dalla delibera ART, concordando i tempi di proroga, per permettere alle Regioni di dotarsi di convogli adatti a viaggiare sulla direttissima senza penalizzazioni. Crediamo sia indispensabile una visione condivisa e concreta per un trasporto ferroviario moderno, efficiente, sostenibile e rispettoso della vita dei pendolari.
Siamo un esercito silenzioso, ma non invisibile. È giunto il momento di ascoltarci. Non chiediamo privilegi, ma diritti: il diritto a un trasporto pubblico dignitoso, il diritto a conciliare lavoro e vita, il diritto di salvaguardare le nostre comunità cittadine e i nostri territori operosi e ricchi di bellezze artistiche e storiche, il diritto a vivere una qualità della vita che salvaguardi la sostenibilità economica, sociale ed ambientale di interi territori interni.
Le nostre richieste
Per salvaguardare la qualità della vita dei pendolari, l’economia dei territori e la sostenibilità del trasporto pubblico, chiediamo l’adozione urgente di un piano condiviso su 7 punti:
1. Coincidenze garantite e orari coordinati
- Coordinamento effettivo tra RV, Regionali e tratte locali.
- Stop ai ritardi “tollerati” e alle partenze che lasciano a terra i pendolari per pochi minuti.
2. Informazioni chiare e in tempo reale
- App efficienti e display aggiornati in ogni stazione.
- Comunicazioni tempestive in caso di guasti o cambi improvvisi.
3. Investimenti veri, subito
- Accelerare la consegna dei nuovi treni promessi da Titagarh.
- Potenziare l’infrastruttura tra Orte e Roma con fondi pubblici.
4. Rimborsi automatici e abbonamenti tutelati
- Risarcimento automatico per disservizi superiori ai 15 minuti.
- Sconti sugli abbonamenti in caso di ritardi sistematici.
5. Consulta pendolari e partecipazione ai tavoli decisionali
- Presenza obbligatoria dei rappresentanti dei comitati nei tavoli tecnici e politici.
- Canali permanenti di confronto con Regione, Trenitalia, RFI.
6. Intermodalità vera, biglietto unico
- Integrazione tra treno, bus Cotral, Metro.
- Parcheggi di scambio sicuri e funzionali nelle stazioni minori.
7. Controllo pubblico e sospensione delle penalizzazioni ART
- Moratoria immediata sull’applicazione della delibera ART.
- Revisione del sistema che penalizza i regionali e premia solo l’alta velocità.
La richiesta politica
Chiediamo la convocazione immediata di un tavolo istituzionale, come già proposto dal Comune di Orte e da altri Comuni firmatari, con la partecipazione di:
- Ministero dei Trasporti
- Regione Lazio
- Trenitalia
- RFI
- Comuni, Province e Regioni interessate (Lazio, Umbria, Toscana, Marche)
Siamo pronti a dare vita a un coordinamento interregionale dei pendolari, per difendere insieme un diritto fondamentale: il diritto a muoversi con dignità.
Comitato Pendolari Orte – Teverina

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