cronaca

Disagio sul Regionale 4151. Passeggeri in piedi mentre la prima classe resta vuota, indignazione a bordo

giovedì 5 giugno 2025
di Alessandro Delli Poggi

Una scena che ha suscitato rabbia e frustrazione tra i pendolari si è verificata questa mattina a bordo del treno regionale 4151 proveniente da Ancona e diretto a Roma. In seguito a numerose cancellazioni di corse da parte di Trenitalia, il convoglio si è presentato già fortemente sovraffollato alla stazione di Orte, dove decine di passeggeri sono saliti per affrontare l’ultima parte del viaggio.

Con le carrozze di seconda classe ormai gremite all’inverosimile, molti viaggiatori — in possesso di regolare abbonamento — hanno chiesto di potersi spostare nelle cabine di prima classe, completamente vuote. Una richiesta ragionevole, motivata non da comfort ma da esigenze minime di sicurezza e dignità. Tuttavia, con grande sorpresa e sconcerto, il capotreno ha rifiutato categoricamente l’accesso, obbligando i passeggeri a viaggiare stipati in piedi nei corridoi, in condizioni ben lontane da quelle che dovrebbero essere garantite dal servizio pubblico ferroviario.

“È inaccettabile dover affrontare un viaggio del genere — racconta una passeggera visibilmente esasperata — mentre una carrozza intera resta inutilizzata per una questione meramente formale. Dove sono finite l’umanità e il buon senso?”

Il comportamento del capotreno ha acceso un acceso malcontento tra i presenti, molti dei quali denunciano non solo un trattamento irrispettoso, ma anche un potenziale rischio per l’incolumità fisica dei viaggiatori, costretti a restare in piedi durante il tragitto su un treno in movimento e sovraffollato.

L’episodio getta nuovamente ombre sul servizio offerto da Trenitalia nelle tratte regionali, troppo spesso caratterizzato da disservizi, ritardi e mancanza di flessibilità. I pendolari chiedono che venga fatta chiarezza e che si inizi finalmente a considerare il trasporto ferroviario non solo come un diritto, ma come un dovere da parte di chi lo gestisce, nel rispetto e nella tutela di chi ogni giorno affida a questi treni la propria mobilità.

Una risposta da parte di Trenitalia è attesa nelle prossime ore. I passeggeri, intanto, chiedono rispetto. E spazio — almeno in prima classe, quando è vuota.

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