cronaca

Tenta di entrare in carcere con la droga, arrestato minorenne

martedì 3 settembre 2024
di G. An.

E’ stato arrestato con l’accusa di spaccio di stupefacenti un minorenne della zona che nei giorni scorsi ha tentato di entrare nel carcere di Orvieto con alcuni grammi di droga. Grazie all’intuizione degli agenti della Polizia Penitenziaria del carcere di Via Roma, il ragazzino, accompagnato dalla madre per una visita ad un parente detenuto, è stato bloccato all’ingresso del penitenziario. 

Il giovane, che non ha ancora compiuto 16 anni, nascondeva alcuni grammi di hashish all’interno degli slip, ma il “nascondiglio” non è passato inosservato ai controlli della Penitenziaria che ha rinvenuto lo stupefacente in seguito ad una perquisizione. 

La grammatura, oltre il limite consentito per l’uso personale, è costata al giovane l’arresto disposto nella detenzione ai domiciliai presso la sua abitazione dove, ovviamente, è stato riaccompagnato dalla madre. Non chiarite le motivazioni per le quali il ragazzino nascondeva l’hashish nelle mutande, ma con tutta probabilità il contenuto del “pacchetto” poteva essere destinato al parente che, invece, si trova recluso nel carcere di Orvieto. 

L’intervento della Penitenziaria ha permesso di evitare, probabilmente, la diffusione di sostanze stupefacenti all’interno del carcere, ma soprattutto evidenzia le capacità degli agenti che, nonostante la carenza di personale, garantiscono un servizio efficiente e puntuale per la salvaguardia dei detenuti e la sicurezza dell’istituto penitenziario orvietano.

“Si tratta di una brillante operazione della polizia penitenziaria di Orvieto, nell'ambito della prevenzione e contrasto all'introduzione di sostanze stupefacenti all'interno del carcere di Orvieto - dichiara il delegato della CGIL-FP- Polizia Penitenziaria di Orvieto, Raffaele Fiani -. Non possiamo che complimentarci con le donne e gli uomini in divisa che nonostante la carenza di personale continuano con forte senso del dovere a cercare di mantenere la legalità in un ambiente difficile come il carcere”.