cronaca

Da ACI suggerimenti e soluzioni contro la sinistrosità del tratto orvietano dell'A1

martedì 30 luglio 2024

Nella giornata di mercoledì 24 luglio, alle 16.10, il tratto autostradale dell'A1 tra Attigliano ed Orvieto è stato teatro di un incidente stradale con feriti che ha visto coinvolto un mezzo pesante e sei automobili, con il conseguente blocco della circolazione stradale. L'efficiente e immediato intervento delle pattuglie della Polizia Stradale della Sottosezione di Orvieto unitamente a personale dei Vigili del Fuoco, ai sanitari del Pronto Soccorso sanitario e al personale tecnico della Società Autostrade per l'Italia ha fatto sì che i soccorsi alle persone siano stati rapidi ed efficaci, con il successivo ripristino del traffico in tempi ragionevoli.

Da questo evento l'ACI di Terni prende spunto per approfondire il complesso fenomeno infortunistico su quel tratto autostradale, vero e proprio arteria dorsale italiana per verificarne l’andamento, se in crescita, se costante oppure in calo. Il periodo preso a riferimento è costituito dai primi mesi dell’anno in corso sino alla data odierna, posto a confronto con i dati dello stesso periodo dello scorso 2023.

Il numero totale degli incidenti, compreso quelli con danni a cose, con feriti e mortali, alla data odierna è di 242 unità, a fronte dei 219 registrati nell'anno 2023 nello stesso periodo, con una differenza di +23 unità, pari ad un incremento del +10,5% del totale. Il numero dei feriti nello stesso periodo dell’anno in corso è di 29, a fronte di 27 nell'anno precedente, con una differenza di +2, pari ad un incremento del + 7,4%.

L’analisi dei deceduti, ovverosia di coloro che sono morti nell'incidente stradale o nei 30 giorni successivi ad esso, come prevede la normativa per il calcolo convenzionale della statistica in proposito, registra un deceduto nell'anno 2024 a fronte di due deceduti nell'anno 2023, ovvero una flessione del - 50%, anche se in un ambito quantitativo molto ridotto che potrebbe facilmente alterarsi in aumento od in diminuzione. 

Proprio martedì 30 luglio l'ACI - Istat ha reso noto il report incidenti stradali e feriti dell’anno 2023 a livello nazionale. Dal confronto con i dati sopra riportati emerge che l’andamento delle tre voci principali tra il trend locale e quello nazionale (totale sinistri, numero feriti e numero deceduti) corrisponda per grandi linee; infatti, mentre aumentano (di poco) i sinistri del + 0,4% ed i feriti del + 0,5%, il numero delle vittime diminuisce del – 3,8%. 

L'analisi testè riportata attiene al tratto autostradale della A1 che va dallo svincolo di Chiusi sino allo svincolo di Magliano Sabina, che costituisce l’itinerario percorso e pattugliato h24 da personale della Polizia Stradale delle Sottosezione di Orvieto. Esso è costituito da una doppia carreggiata, una per ogni senso di marcia, con due corsie per ognuna, oltre ad una modesta corsia di emergenza in parte mancante che in alcuni casi è di molto inferiore in larghezza a quella che consentirebbe di poter ospitare un cosiddetto mezzo pesante largo mt 2,50 almeno, in condizioni minimali di sicurezza.

Elementi di pericolosità, infine, si ravvisano nella caratterizzazione della promiscuità di lunghi tratti veloci di rettilineo con curvilinei non proprio a stretto raggio che ne consentono il transito in sicurezza solo se percorsi a velocità adeguata e con la dovuta prudenza. Tuttavia nell'intero tratto non si registrano punti cosiddetti "neri", ovvero particolarmente pericolosi nei quali il fenomeno infortunistico è frequentemente ripetuto.

La massiccia presenza di traffico commerciale di veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore alle 7,5 tonnellate, consiglierebbe di estendere il vigente divieto di sorpasso per tali mezzi dalle tratte ove è in vigore anche ad altre, aventi caratteristiche di concreto pericolo.

In tutto il tratto non vi sono postazioni "fisse" per il rilevamento della velocità: sarebbe auspicabile dotarne i punti più pericolosi con limiti di velocità adeguati, iniziativa che, certamente, contribuirebbe ad infrenare il fenomeno della sinistrosità, fattore direttamente proporzionale alla velocità.

In relazione a quanto sopra esposto, l’ACI proporrà suggerimenti e soluzioni agli Enti competenti, al fine di contribuire alla diminuzione del fenomeno infortunistico, così come indicato dagli obiettivi dell’UE a tutti gli Stati che la compongono e nei termini prefissati.

Giorgio Natali,
presidente ACI Terni

 

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