cronaca

"Ennesima offesa alle morti provocate dal crollo dell'Hotel Roma"

sabato 11 maggio 2024

Mercoledì 24 aprile si è concluso il processo penale di appello nei confronti dell’ingegnere, unico imputato ancora in vita tra i quattro individuati dalla Procura Rieti come responsabili per il crollo dell’Hotel Roma di Amatrice, a seguito del terremoto del 2016. Il processo penale di appello si è concluso con la conferma delle statuizioni civili e con la condanna dell’imputato per il crollo colposo e l’omicidio colposo di una sola delle sette vittime dell'Hotel Roma, deceduta successivamente al crollo, nel novembre 2016. Per le altre sei vittime, è stata dichiarata la prescrizione e la pena finale è stata quindi ridotta da cinque anni e sei mesi, sentenza di primo grado, a due anni e sei mesi.

Il reato di omicidio colposo ai danni di sei vittime, tra cui la coppia di orvietani Barbara Marinelli e Matteo Gianlorenzi, si è prescritto anche grazie alle note lungaggini della giustizia italiana ed ai numerosi rinvii che hanno caratterizzato il processo di appello: del resto sono passati solamente otto anni dal terremoto di Amatrice. Come Associazione, vogliamo esprimere la nostra profonda indignazione per l’ennesima ingiustizia. O meglio, per l’ennesima offesa alle morti provocate dal crollo di un hotel che era stato riconosciuto come luogo sicuro in caso di calamità naturale, un luogo dove le persone avrebbero dovuto radunarsi in situazioni di pericolo, e che invece, sotto il peso di riconosciuti abusi edilizi protrattisi nel corso dei decenni, è crollato e le ha uccise.

Associazione 3.36 per Barbara & Matteo