cronaca

Operaio travolto dal treno mentre lavora sulla linea ferroviaria

martedì 21 giugno 2022

Intorno alle 11.30 di martedì 21 giugno, nella frazione pievese di Ponticelli un operaio di una ditta appaltatrice esterna che stava lavorando sulle canaline a lato della Linea Ferroviaria "Lenta" Firenze-Roma, in prossimità della Stazione di Chiusi, è stato travolto da un treno in transito ed è morto. La dinamica di quanto accaduto è al vaglio delle autorità alle quali RFI sta offrendo tutta la necessaria collaborazione, dopo aver espresso cordoglio e vicinanza ai familiari dell'uomo, un 58enne, di origine campana. Sul posto è intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco di Città della Pieve e un'altra squadra a supporto dalla sede centrale di Perugia, oltre ai Carabineri di Città della Pieve per i rilievi di rito nell'ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia.

Di seguito la lettera inviata mercoledì 22 giugno a RFI dai sindacati dei trasporti FILT – FIT– UILT – UGL - FAST- ORSA di Umbria e Toscana:

Abbiamo appreso la notizia che ieri, a distanza di qualche settimana da un altro evento, ancora una volta, nel nostro territorio è accaduto un incidente, questa volta purtroppo mortale, ad un lavoratore di una ditta in appalto operante in ambito manutenzione infrastruttura per conto di RFI. Non abbiamo ancora avuto occasione di effettuare un incontro sull’evento passato per avere chiarimenti sulla dinamica e le eventuali responsabilità che hanno portato all’incidente e non siamo ancora in grado di conoscere i dettagli di questa nuova disgrazia, ma è assolutamente inaccettabile che, a distanza di poco tempo, nel territorio di competenza della DOIT Firenze, in territorio umbro, si siano verificati due incidenti di tale gravità, durante lo svolgimento di lavorazioni in ambito ferroviario.

Nel sottolineare l’estrema pericolosità a cui si è esposti mentre si opera in ambito ferroviario, analizzando il fatto che entrambi gli incidenti hanno interessato lavoratori appartenenti a ditte esterne ed ancora prima di conoscere i dettagli dei tragici eventi sopra menzionati, ci sentiamo in dovere di richiamare e ribadire ancora una volta la massima attenzione, da parte della committenza, nel controllare e vigilare sulle condizioni in cui questi lavoratori svolgono le proprie mansioni. Più volte abbiamo segnalato il fatto che i lavoratori di alcune ditte sono costretti ad operare con scarsa professionalizzazione o con ritmi eccessivamente elevati e prolungati senza un adeguato recupero psicofisico.

Nell’attesa di ricevere approfondimenti e chiarimenti sull’accaduto da parte aziendale, le scriventi Segreterie Regionali chiedono ad RFI di procedere ad una attenta verifica in merito alla corretta applicazione di tutte le regole indispensabili, per una ditta esterna, per poter operare in ambito ferroviario e verificare anche che i lavoratori siano in possesso delle abilitazioni necessarie, siano adeguatamente formati ed informati sulle corrette procedure applicative, abbiano fruito del riposo minimo di legge ecc. Non riteniamo più tollerabile il ripetersi di incidenti sul lavoro che portano anche alla morte dei lavoratori e questi tragici eventi devono obbligatoriamente portare ad un approfondimento in merito all’effettuazione della attività di manutenzione della infrastruttura ferroviaria che si dimostra essere una attività altamente pericolosa e che necessita di una elevata professionalizzazione ed un adeguato recupero psico fisico dei lavoratori impiegati.

Restiamo in attesa di una convocazione urgente.