cronaca

Pacco "farcito" per un detenuto in carcere. La droga era nascosta tra la bresaola

mercoledì 20 ottobre 2021

Si è fatto spedire in carcere, dove è detenuto, un pacco alimentare ma, insieme alle cibarie, il personale di Polizia Penitenziaria ha scoperto della droga, debitamente occultata tra delle fette di bresaola. Protagonista un detenuto del carcere di Orvieto. A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.

Così Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, commenta:

"Brillante operazione della Polizia Penitenziaria di Orvieto. Un detenuto si è fatto spedire un pacco alimentare, tramite corriere, dall’esterno al cui interno era occultata sostanza stupefacente, hashish e marijuana, con confezionamento frazionato in diverse dosi del peso di circa 130 grammi. La sostanza era nascosta all'interno di fette di bresaola accuratamente confezionata sottovuoto. Il personale di Polizia Penitenziaria operante non si è fatto ingannare e così ha evitato che un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti potessero fare ingresso in carcere. Il detenuto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà mentre sono in corso accertamenti per l'individuazione del soggetto che ha spedito la droga. Questo è solamente l’ultimo intervento fatto dalla Penitenziaria di Orvieto che ogni giorno col proprio lavoro garantisce la sicurezza nel carcere. L'encomio del Sappe Umbria va al personale del Carcere di Orvieto che, nonostante le tante criticità, si conferma baluardo contro l'illegalità, garantendo l'ordine e disciplina all'interno del penitenziario".

Questo l'intervento del segretario generale del Sappe, Donato Capece:

"Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. L’hashish, la cocaina, l’eroina, la marijuana e il subutex - una droga sintetica che viene utilizzata anche presso il Sert per chi è in trattamento - sono quelle che più diffuse e sequestrate dai Baschi Azzurri. Ovvio che l’azione di contrasto, diffusione e consumo di droga in carcere vede l’impegno prezioso della Polizia penitenziaria, che per questo si avvale anche delle proprie Unità Cinofile. Questo fa comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diviene fondamentale. Questo deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti. La Polizia Penitenziaria, a Orvieto e nelle altre prigioni d’italia, è quotidianamente impegnata nell’attività di contrasto alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori. Il numero elevato di tossicodipendenti richiama l’interesse degli spacciatori che tentano di trasformare la detenzione in business".