Rave a Mezzano: intervento delle forze dell'ordine, i partecipanti se ne vanno

Intervento delle Forze dell'Ordine nell'area del rave di Mezzano, nel Viterbese. Secondo quanto si è appreso, nella notte si è registrato un forte deflusso di partecipanti. Gli agenti si stanno avvicinando nell'area del terreno per monitorare la situazione e stabilire quante sono le persone ancora presenti all'interno.
Nelle ore notturne è stato verificato un notevole afflusso in uscita di mezzi provenienti dal rave del lago di Mezzano. Nei varchi di uscita viterbesi presidiati i partecipanti all'evento sono stati identificati. Al momento permangono un centinaio di mezzi e circa 250 persone. Non si sono registrate finora particolari criticità inerenti all'ordine e alla sicurezza pubblica. Lo fa sapere la Questura di Viterbo.
È arrivato al quinto giorno consecutivo il rave organizzato tra il Lazio e la Toscana. L'evento non autorizzato, che ha chiamato a raccolta giovani da tutta Europa, è in corso nelle campagne di Valentano nel Viterbese dalla notte fra il 13 e il 14 agosto. Le forze dell'ordine stanno controllando da giorni la zona a ridosso del terreno per impedire nuovi accessi. In corso una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in Prefettura. Sul tavolo anche la questione del rave in corso.
Viminale, al lavoro per ripristinare legalità - Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, segue costantemente l'evolversi della situazione del rave party nel viterbese. Le forze di polizia, si apprende da fonti del Viminale, "nella consapevolezza anche delle gravi preoccupazioni delle comunità locali, stanno lavorando con grande senso di responsabilità ed equilibrio per ripristinare la legalità nel più breve tempo possibile. E' necessario - si sottolinea - lasciar operare le autorità provinciali di pubblica di sicurezza secondo la loro specifica competenza tecnica, professionalità ed esperienza".
"Situazione fuori controllo, nessuna trattativa è possibile. Va ripristinato il corretto ordine pubblico, identificate le persone e individuate le responsabilità di un simile assembramento". Così l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato in merito al rave in corso a Mezzano nel viterbese. "I servizi della Asl segnalano una situazione grave" aggiunge.
Intanto la Procura di Viterbo ha aperto un fascicolo di indagine in relazione alla morte di un ragazzo di 25 anni avvenuta al rave. Nel fascicolo, coordinato dal procuratore Paolo Auriemma, si procede per morte come conseguenza di altro reato. Il corpo del giovane è stato trovato nelle acque del Mezzano, dove il ragazzo era stato visto immergersi. I magistrati sono in attesa dei risultati dell'autopsia disposta per accertare le cause del decesso. (Fonte: Ansa.it)
"L’illegale rave party che si sta consumando dal giorno di Ferragosto nel comune di Valentano, in provincia di Viterbo, è un attacco frontale ai territori e alla popolazione dei comuni limitrofi”. I sindaci e le giunte dei Comuni di Manciano, Pitigliano e Sorano denunciano pubblicamente l’irregolare raduno, organizzato sui social, a cui stanno partecipando migliaia di ragazzi arrivati da tutta Italia ma anche dall’Europa.
“Questo raduno illegale – affermano i sindaci di Manciano Mirco Morini, di Pitigliano Giovanni Gentili, di Sorano Pierandrea Vanni - è una vera e propria incursione nei confronti dei nostri territori e in primis di quello del vicino comune di Valentano, da parte degli organizzatori e dei partecipanti di questo rave, che inevitabilmente stanno minando in queste ore le attività economiche, in piena stagione turistica, e la sicurezza e la tranquillità dei cittadini, anche dal punto di vista sanitario.
Nel prendere atto con profonda amarezza che lo Stato non si sia dimostrato capace di prevenire, per di più durante una pandemia da Covid-19 in corso dal 2020, una clamorosa manifestazione di illegalità da ogni punto di vista, noi sindaci riteniamo che a oggi non sia stato assicurato un adeguato e continuo controllo dei territori di questi tre comuni, con un impiego straordinario di forze dell’ordine nonostante la massiccia presenza fissa o mobile di migliaia di persone arrivate per partecipare al rave e che stanno iniziando a gravitare anche nelle nostre zone. Chiediamo così una maggiore attenzione e un profondo impegno anche da parte della Prefettura di Grosseto per gestire questa situazione che non sappiamo ancora a cosa porterà e né quando finirà”.

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