Covid-19, prorogato al 27 marzo il divieto di spostamento tra Regioni

Nella seduta di lunedì 22 febbraio, il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente, Mario Draghi, e del ministro della salute, Roberto Speranza, ha approvato il decreto legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Ovvero, il provvedimento, motivato dall’evolversi della situazione epidemiologica, proroga di un mese, fino a sabato 27 marzo, su tutto il territorio nazionale, il divieto di spostamenti tra le Regioni o Province autonome, ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute. Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Fino al 27 marzo, nelle “zone rosse”, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute. Restano consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate, tra le 5 e le 22, in “zona gialla”all’interno della stessa Regione e in “zona arancione” all’interno dello stesso Comune, per un massimo di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti.
Nelle “zone arancioni”, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini.

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