cronaca

Filiberti ad Agorà: "Siamo a zero positivi eppure per la Regione è zona rossa"

lunedì 8 febbraio 2021
Filiberti ad Agorà: "Siamo a zero positivi eppure per la Regione è zona rossa"

"Dal 15 gennaio non abbiamo nuovi casi, siamo a zero positivi, per questo non comprendiamo il motivo per cui siamo stati inseriti in zona rossa". Lo ha detto il sindaco di Lugnano in Teverina, Gianluca Filiberti, nella mattinata di lunedì 8 febbraio parlando ai microfoni di "Agorà", la trasmissione di Raitre, e ribadendo la protesta che già aveva avanzato in merito alle decisioni prese per il comune.

"Ci dicano la verità - ha affermato il primo cittadino - se hanno numeri che indicano forti criticità per l’Umbria, allora chiudano l’intera regione. A Lugnano in Teverina non abbiamo nemmeno mai chiuso le scuole perché non si sono mai verificati casi di contagio. Mi auguro che nella verifica prevista a metà settimana si rivedano le decisioni assunte tenendo conto delle situazioni reali. Sui territori ci siamo noi sindaci e spetta a noi spiegare ai cittadini e rapportarsi con loro".   

Situazione sotto controllo, anche se l'attenzione è alta, anche in altri due dei Comuni della provincia di Terni dichiarati zona rossa con conseguenti provvedimenti restrittivi. In particolare, la chiusura delle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado. A Montegabbione, ad oggi, i casi positivi sono sei. A San Venanzo, invece, dieci. 

"Saremmo in allarme – ha spiegato il sindaco di Montegabbione, Fabio Roncella – se superiamo 2,3 nuovi casi a settimana. Avere tre nuovi casi in una settimana su 1.146 abitanti, per la statistica accomuna Montegabbione ad un comune di 100 mila abitanti in cui si registrano 523 nuovi casi. Il dato statistico relativo alla settimana dello scorso 18 gennaio, nel caso specifico, non è in realtà indicativo di un rischio di diffusione fuori norma, come peraltro verificato nei giorni scorsi insieme al Servizio igiene e sanità pubblica dell'Usl Umbria 2. È per questo che si è sviluppata una fitta interlocuzione con gli organi regionali affinché Montegabbione venga rimosso dall'elenco dei comuni oggetto dell'ordinanza”.

Ai piedi del Peglia, intanto, le disposizioni regionali hanno di fatto revocato l'ordinanza emessa il 1° febbraio dal sindaco, Marsilio Marinelli. Le misure restrittive in essere da ieri sono quelle indicate nell'ordinanza regionale. “Durante l'incontro con i sindaci – spiega il primo cittadino – abbiamo manifestato la perplessità di indicare anche San Venanzo come zona rossa a fronte di un dato di positivi in questo momento sotto controllo e con un indice di incidenza che, nella settimana precedente, era di 136, quindi sotto i 200, ma di fronte ad una richiesta proveniente dal Comitato tecnico scientifico regionale, avvallata dall'Its nazionale, non si può che prenderne atto. Ci è stata ribadita massima precauzione per evitare un maggiore rischio di contagio”.