cronaca

"Dobbiamo essere tutti uniti nell'affrontare questa tremenda emergenza"

mercoledì 28 ottobre 2020
"Dobbiamo essere tutti uniti nell'affrontare questa tremenda emergenza"

E' indirizzata ai rappresentanti dei genitori del Plesso Scolastico di Porano e, per conoscenza, alla dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio, Isabella Olimpieri, alla direttrice del Distretto Socio Sanitario di Orvieto, Teresa Manuela Urbani e al referente del Servizio di Igiene e Sanità, Marco Mattorre, la risposta del primo cittadino, Marco Conticelli, alle recenti esternazioni dei rappresentanti scolastici.

Di seguito in forma integrale:

Gentilissime/i, rispondo volentieri alla Vostra nota seppur non sottoscritta in maniera autografa.

Domenica 25 ottobre ho ritenuto di affidare ai mass-media una nota, per un rapido chiarimento sul provvedimento adottato, in considerazione della giornata festiva che avrebbe reso difficoltose e con tempi più lunghi comunicazioni di carattere ufficiale. Analogamente sui giornali online è apparsa anche una richiesta di chiarimenti in merito alla questione.

Ritengo, quindi. di essere stato solerte nel fornire chiarimenti sulle motivazioni da cui è scaturito il provvedimento di chiusura del plesso scolastico.

Dall'inizio del mio mandato sto dedicando, come è doveroso, gran parte del mio impegno da Sindaco a confrontarmi con i cittadini che chiedono di incontrarmi o a rispondere alle richieste inviate al protocollo del Comune, ricevo settimanalmente diverse persone e allo stesso modo avrei ricevuto chi avesse voluto chiedermi spiegazioni in merito alle mie decisioni.

Parlare quindi di “porte chiuse” mi sembra assai ingeneroso nei confronti dell'Amministrazione comunale. Chiaramente il Sindaco non risponderà mai a messaggini, post o commenti di post sui social e quant'altro perchè l'unica forma a disposizione e corretta di un organismo pubblico è quella ufficiale.

Il canale Facebook del Comune non può essere, per definizione, uno spazio dove il Sindaco può fornire chiarimenti a sua discrezione perchè si tratta di una pagina istituzionale che ha fini istituzionali come la diffusione di atti ufficiali e di fatti pubblici.

Venendo alla sostanza delle questioni sollevate, ribadisco che il Sindaco è autorità sanitaria locale sul proprio territorio e come tale può, anzi deve, assumere decisioni che contemplino la tutela della salute dei cittadini. Nella gestione del recente caso Covid che purtroppo ha interessato una docente della scuola primaria, il Sindaco e la Giunta , prima di assumere qualsiasi decisione, hanno valutato la situazione alla luce degli elementi in loro possesso.

Hanno inoltre condiviso, nell'ambito dei normali rapporti istituzionali fra Enti, con il Distretto Usl Umbria 2 ed il Dipartimento di Prevenzione, oltre che con la Dirigenza scolastica, la necessità di adottare un provvedimento estremo che poi il Sindaco ha tradotto in una propria Ordinanza.

Sulla decisione di chiusura totale ha inciso senza dubbio il fatto che ben 11 alunni della Scuola Primaria, tra i quali due frequentano le classi della docente, hanno fratelli/sorelle presso la scuola dell'Infanzia e un insieme di situazioni, tuttora in corso di approfondimento con procedure rispettose della privacy e della ultra-sensibilità dei dati trattati, che, per motivi precauzionali, ci hanno indotto ad adottare il provvedimento più restrittivo della chiusura del plesso.

Non ultimi, in ordine di importanza, il fatto che una docente della scuola dell'Infanzia è madre di un bambino che frequenta una delle classi dove insegna la docente positiva e che il personale ausiliario, per carenza di operatori, agisce indistintamente nei due ordini di scuola.

Chiaramente i protocolli ed il loro rispetto sono importanti ma, di fronte al propagarsi così violento dei contagi, abbiamo ritenuto di adottare un provvedimento che assicurasse una tutela ancora maggiore per gli utenti della scuola. Notizia di oggi, tra l'altro, i 21 positivi al Teatro alla Scala di Milano nonostante fossero stati da tempo realizzati una serie di protocolli anti-Covid per garantire il lavoro in sicurezza in tutti i settori del teatro.

Certo è che il Sindaco non si sarebbe mai perdonato di non aver adottato simile provvedimento nel caso di insorgenza di una positività al Covid legato alla vicenda e, ritengo, sarebbe stato oggetto di critiche ancora più aspre rispetto, invece, ad un provvedimento sicuramente impopolare ma adottato con lo spirito e l'amore di un papà.

La Usl Umbria2 è invece competente in merito ai provvedimenti sanitari anti-Covid da adottare in questi casi ai quali è doveroso attenersi in primis per difendere la propria salute ma anche per non incorrere in sanzioni che possono assumere anche carattere penale. Il Sindaco ovviamente non può entrare nel merito dei provvedimenti della Asl , anzi deve adoperarsi con la propria Polizia Locale, unitamente alle altre Forze di Polizia, per far rispettare le prescrizioni.

Il Sindaco emette e pubblica all'Albo Pretorio le Ordinanze di quarantena contumaciale nei confronti dei cittadini colpiti da Covid-19 in base alle comunicazioni inviate da UslUmbria2 ma non gestisce, se non nella fase del controllo sul comportamento dei destinatari, le messe in quarantena fiduciaria di competenza della Asl.

La comunicazione della Asl che ha imposto la quarantena fiduciaria a bambini, docenti e personale ausiliario del plesso è stata pubblicata e comunicata dall'Istituto Comprensivo attraverso il proprio portale internet e attraverso mail inviate al personale dallo stesso Istituto. Comprendo sicuramente le vostre richieste ma soprattutto i disagi che tali provvedimenti provocano nelle famiglie ma ricordo che ci troviamo in presenza di una pandemia che sta facendo strage di vite umane in tutto il mondo e non sembra fermarsi.

Proprio per questo dobbiamo essere tutti uniti nell'affrontare questa tremenda emergenza e soprattutto avere fiducia in tutte le istituzioni che, tra mille difficoltà e con pochi strumenti, lavorano per prevenire conseguenze maggiori nei confronti delle persone e non trovano certo soddisfazione nel limitare la mobilità delle persone".