cronaca

La Finanza celebra il 246esimo anniversario della fondazione. Le cifre di un anno di attività

martedì 23 giugno 2020
La Finanza celebra il 246esimo anniversario della fondazione. Le cifre di un anno di attività

Martedì 23 giugno è stato celebrato dalle Fiamme Gialle ternane il 246esimo anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. La cerimonia, presieduta dal comandante provinciale di Terni della Guardia di Finanza, il colonnello Livio Maria Francesco Petralia, ha avuto luogo in forma ristretta, a causa dell'emergenza sanitaria in atto, nella Caserma "Ten. Franco Petrucci” – sede del Comando Provinciale Terni – dove, alla presenza del prefetto di Terni, una rappresentanza del personale dipendente e una delegazione della Sezione Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia di Terni, è stata data lettura dei messaggi del presidente della Repubblica, dell’ordine del giorno speciale del comandante generale della Guardia di Finanza e della Preghiera del Finanziere. La celebrazione è stata preceduta dalla rituale deposizione di una corona d’alloro al Monumento dei Caduti della Guardia di Finanza presso il Cimitero di Terni.

Di seguito il bilancio dell'attività:

Il piano d'azione della Guardia di Finanza. Le linee d’azione della Guardia di Finanza e, nello specifico, del Comando Provinciale Terni, nel periodo 1° gennaio 2019 – 31 dicembre 2019, sono state prioritariamente orientate all’attuazione delle direttive emanate dal Ministro dell’Economia e delle Finanze con gli “atti d’indirizzo per la definizione delle priorità politiche”. Tali priorità sono state trasfuse nell’esecuzione di 3 obiettivi strategici (contrasto all’evasione/elusione/frodi fiscali, agli illeciti in materia di spesa pubblica e alla criminalità economica e finanziaria) e di un obiettivo cosiddetto “strutturale” inerente al concorso alla sicurezza esterna ed interna del Paese, che rappresentano la mission istituzionale del Corpo, in un’ottica sempre volta alla tutela della collettività e della competitività del “Sistema Paese”.

A tal fine, l’attività operativa svolta si è così articolata:
- attività investigativa, mediante lo sviluppo su tutto il territorio provinciale di 473 deleghe d’indagine pervenute dalla Magistratura ordinaria e dalla Corte dei Conti, di cui 426 portate a conclusione;
- esecuzione di 48 piani operativi, per il contrasto dei fenomeni illeciti più gravi ed insidiosi, coniugando l’esercizio delle funzioni di polizia economico finanziaria con le indagini di polizia giudiziaria;
- contrasto ai grandi traffici illeciti, via terra, e concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica.
In tali contesti sono state sviluppate investigazioni mirate, supportate da specifiche analisi di rischio e dal monitoraggio dei flussi finanziari, che hanno consentito di privilegiare costantemente la qualità degli interventi ispettivi.

La lotta all'evasione, all'elusione e alle frodi fiscali. Per prevenire e reprimere l’evasione e le frodi fiscali sono state eseguite 338 tra verifiche, controlli ed altri interventi a tutela degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali, pervenendo alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di 21 soggetti responsabili di reati fiscali, constatando e proponendo per il recupero a tassazione una base imponibile netta ai fini del reddito pari ad oltre 28 milioni di euro e pari a oltre 5,2 milioni di euro ai fini della maggiore I.V.A. dovuta.

La maggior parte delle condotte individuate è risultata connotata da elevata offensività fiscale: emissione di fatture per operazioni inesistenti (F.O.I.), dichiarazione omessa o fraudolenta, occultamento o distruzione di documentazione contabile. Nella categoria dei grandi evasori vi rientrano anche coloro che hanno costituito crediti IVA fittizi o che hanno ottenuto indebite compensazioni di imposte e contributi.

L’efficace analisi ed utilizzo delle informazioni acquisibili dalle varie banche dati disponibili, unitamente ad una costante attività di intelligence effettuata anche attraverso una maggiore presenza sul territorio, ha consentito di individuare n.132 soggetti economici completamente sconosciuti al fisco (cd “evasori totali”), nonché 18 datori di lavoro che hanno impiegato 39 lavoratori irregolari, di cui 25 totalmente “in nero”, in taluni casi anche indebitamente percettori di reddito di cittadinanza.

Nel settore delle Accise, ammontano complessivamente a 12 gli interventi eseguiti. Il contrasto alle frodi fiscali è costantemente perseguito attraverso il sistematico ricorso alle proposte, avanzate alla competente Autorità Giudiziaria, tese al sequestro dei patrimoni dei responsabili di reati fiscali, in funzione della confisca in misura equivalente ai tributi evasi, in presenza dei relativi presupposti di legge. A fronte delle frodi scoperte, sono state quindi condotte azioni di “aggressione” dei patrimoni dei responsabili. A tutela del debito tributario sono state avanzate alle Autorità competenti proposte di sequestro per 1.377.836 euro.

Il contrasto agli illeciti nel settore della spesa pubblica. L’azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse, favorendo sprechi e malversazioni. Il settore è strategico per il Paese: solo un equo impiego degli investimenti e dei fondi pubblici può, infatti, sostenere la competitività e una piena ripresa del tessuto economico nazionale.

Nell’attività di contrasto allo sperpero di denaro pubblico, sono stati eseguiti oltre 114 interventi, che hanno interessato i più importanti flussi di spesa, dalla sanità alla previdenza, dai fondi comunitari agli incentivi nazionali, dalle prestazioni sociali agevolate al reddito di cittadinanza, nonché in materia di appalti pubblici. Nell’ambito di tali interventi sono stati, complessivamente, denunciati 4 soggetti responsabili. Sul versante dei danni erariali, sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura Contabile per oltre 35 mila euro, a carico di 2 soggetti.

Il contrasto alla criminalità organizzata e alla criminalità economico-finanziaria. Nell’ambito dell’attività di contrasto alla criminalità sono stati eseguiti 11 accertamenti economico – patrimoniali nei confronti di soggetti (persone fisiche) connotati da pericolosità economico-finanziaria, finalizzati all’aggressione di patrimoni di provenienza illecita. Sono stati eseguiti 41 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, principalmente riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Sul fronte della prevenzione, sono state sviluppate e approfondite 55 segnalazioni di operazioni sospette, pervenute dall’Ufficio di Informazione Finanziaria, inerenti a flussi di denaro che per entità o provenienza corrispondevano a predeterminati alert ai fini del riciclaggio, del finanziamento del terrorismo o, più un generale, della criminalità economica e finanziaria.

Riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati denunciati 26 soggetti e avanzate proposte di sequestro per oltre 3,8 milioni di euro. Nel settore della tutela dei diritti di privativa industriale, di proprietà intellettuale e della sicurezza dei prodotti sono stati eseguiti 41 interventi e segnalati alle competenti Autorità n. 26 responsabili. Sequestrati circa 18 mila prodotti contraffatti e/o non conformi, pericolosi per la salute dei consumatori.

Il controllo economico del territorio, il contrasto ai traffici illeciti e il concorso al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica. In tale ambito, l’apporto del Corpo al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, con particolare riguardo alla sua declinazione di “ordine pubblico economico”, si è tradotta in un complesso di azioni integrate tra loro e combinate con il più ampio dispositivo operativo a presidio della sicurezza economico-finanziaria dello Stato.

Tale attività si è realizzata, nel periodo in riferimento, prevalentemente attraverso:
- il controllo economico del territorio, attuato anche mediante il servizio di pubblica utilità “117”, è stato svolto con l’impiego di 1453 pattuglie che hanno, altresì,  provveduto allo sviluppo di n. 41 segnalazioni inoltrate dai cittadini al servizio di pubblica utilità “117”;
- i servizi espletati per il mantenimento della sicurezza generale sotto il coordinamento e la direzione della locale Prefettura ed in concorso con le altre Forze di Polizia;

Nel settore del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, sono stati denunciati all’A.G. 37 soggetti, dei quali 10 tratti in arresto e sequestrati circa 3,1 chilogrammi di sostanze di vario tipo. Sono stati, infine, segnalati all’Autorità Prefettizia per i conseguenti provvedimenti sul piano amministrativo 76 assuntori di sostanze stupefacenti.

L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha determinato nell’Autorità di Governo la necessità di adottare disposizioni urgenti volte a contrastare la diffusione pandemica ed a contenere gli effetti negativi sul tessuto socio-economico nazionale.

Coerentemente con tali misure, anche la Guardia di Finanza, quale forza di polizia economico-finanziaria a competenza generale, è stata chiamata ad adeguare il proprio dispositivo di vigilanza in funzione dell’esigenza di sostenere l’economia sana del Paese e di attenuare la situazione di sofferenza e di difficoltà manifestata da cittadini, imprese e professionisti.

Oltre al continuo monitoraggio degli obblighi relativi ad attività sospese, spostamenti, assembramenti e distanze interpersonali, in attuazione delle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da virus SARS COV-2, particolare attenzione operativa è rivolta alle limitazioni imposte agli esercizi pubblici, commerciali, o altre imprese dei settori produttivi e dei servizi.

Dall’inizio dell’emergenza, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Terni, all’esito delle indicazioni del Tavolo permanente presieduto dal Prefetto e secondo quanto disposto dalle ordinanze del Questore, ha concorso con le proprie unità operative nei servizi di monitoraggio e controllo degli obblighi, impiegando oltre 300 pattuglie, sino ad oggi.

Nell’ambito di tali servizi, sono stati eseguiti 43 interventi riscontrando irregolarità in 56 casi, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 7 soggetti ed il sequestro di oltre 29 mila dispositivi di protezione individuale/dispositivi medici per violazioni di legge.

Particolarmente significativo è risultato, altresì, il contributo fornito dal Corpo nell’ambito della collaborazione con la Prefettura di Terni, per l’effettuazione di controlli sulla verifica della sussistenza delle condizioni per la prosecuzione delle attività d’impresa di cui al D.P.C.M. del 22 marzo 2020. Le attività esperite (n. 450) hanno consentito di rilevare irregolarità in 20 casi.