cronaca

Zona Rossa, Covid e disagi per lavorare, lettera alle istituzioni: "Nessuno ci ascolta ci sentiamo abbandonati"

mercoledì 29 aprile 2020
Zona Rossa, Covid e disagi per lavorare, lettera alle istituzioni: "Nessuno ci ascolta ci sentiamo abbandonati"

"Buonasera, mi chiamo Marco Sisti e gestisco con la mia famiglia e la collaborazione di 6 dipendenti l'area di servizio Giove Ovest sulla A1 FI-RM. Spero vorrete pubblicare la mia mail nella quale cercherò di spiegarvi la difficilissima situazione che stiamo vivendo". Inizia così, con educazione, la lettera inviata alla redazione di Orvietonews.it da gestore dell'area di Servizio Giove Ovest.

Un grido di aiuto di chi, spera, che ci siano delle istituzioni in grado di ascoltare e prendere provvedimenti, al mometno questo non è avvenuto e Marco Sisti, per tutelare il suo lavoro e la sua famiglia ha deciso di rendere pubbliche le sue difficoltà.

Di seguito il testo della lettera inviata alla redazione

Dall inizio dell emergenza Coronavirus il traffico autostradale è crollato, ormai le nostre vendite sono 90% in meno! Purtroppo come saprete dall 11/04 il comune di Giove (a causa dei numerosi contagi) dove risiede l'area che gestisco è divenuta zona rossa e lo sarà fino al 03/05. Da quel giorno per svolgere un pubblico servizio non possiamo transitare dal posto di blocco sulla strada provinciale ma io la mia famiglia e i dipendenti (che a turno fanno cassa integrazione) dobbiamo sobbarcarci le spese del carburante e del pedaggio poiché dobbiamo passare per l'autostrada arrivare a Orte e tornare indietro.

La scorsa settimana l'autostrada è stata chiusa da Orte a Orvieto e da Orvieto ad Attigliano per la manutenzione di un viadotto e il giro per tornare a casa si allungava non potendo riprendere l'autostrada ad Orte. Ho scritto al Prefetto alla Regione e al sindaco di Giove spiegando che dal posto di blocco sulla provinciale all'area di servizio sono neanche 2 km per di più non andando verso il paese ma dirigendoci verso la campagna. Nulla non c'è stato niente da fare nessuno ci ascolta ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni.

Ci tengo a precisare che noi siamo rimasti sempre aperti essendo pubblico servizio l'area di fronte a noi è chiusa dall 11/04! Li nessuno interviene? Se un mezzo di soccorso dovesse aver bisogno cosa succederebbe? E perché noi dobbiamo tenere i nostri wc aperti, mentre lìsono chiusi? 

Siamo veramente allo stremo.
Cordiali saluti.

Marco Sisti

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