Addio all'avvocato Valeriano Venturi, grande professionista e uomo di alti valori umani

Le parole hanno una forza devastante. Non è la foga con la quale si buttano in un discorso, ma è l’uso che se ne fa, il modo di pronunciarle, la possente delicatezza con cui risuonano nel momento in cui vengono usate per esporre un concetto. Nulla era cambiato nella voce dell’avvocato Valeriano Venturi. La voce, che aveva solo modificato la sua armonia adattandosi agli anni trascorsi, era brillante nel discorrere, attenta, meticolosa e puntuale nel dedicarsi, anche se per pochi minuti, ad un saluto in piazza della Repubblica.

Seppur ci si scambiavano convenevoli e si affrontavano argomenti meno intensi di quelli legali o politici, sembrava ancora di ascoltare le sue parole pronunciate nell’aula delle udienze del tribunale di Orvieto. Con le sue dinamiche e le sue pause, si apriva uno spartito nato dal sapere, dalla mente di un uomo di ampia cultura che faceva dei valori morali, personali e cattolici l’anima della sua professione e del suo impegno civile.

La figura dell’avvocato Valeriano Venturi ha attraversato una lunga fetta della storia della città di Orvieto. Gli anni del dopo guerra, del boom economico, della prima e di tutte le Repubbliche successive. Uomo e figura di spicco della Democrazia Cristiana degli anni '70, consigliere dell’Opera del Duomo e poi presidente della Fabbriceria orvietana negli anni '80, insegnante di educazione fisica all’Istituto Professionale, appassionato di basket tra i primi fondatori del movimento cestistico femminile della città. Soprattutto Avvocato di notevole spessore.

Meticoloso, attento e di estrema professionalità, per l’avvocato Venturi era la persona al centro della sua attività, come ad onorare prima che il suo mandato legale, quello umano: sintomo di una persona di alti valori talvolta introvabili. Ha servito la toga con passione, come ha servito la città di Orvieto in ogni sua attività, partecipando alla vita di una comunità che ne ricorderà per sempre la grande personalità.

Lasciata la toga, non ha smesso mai di essere cultore del sapere, ha continuato a trascorrere le sue giornate approfondendo la sua conoscenza senza mai privarsi di quelle passeggiate che lo portavano, anche con meno intensità, a vivere la sua Orvieto. Come per ogni uomo di cultura, la sua sagacia lo rendeva apprezzabilmente conviviale e sorridente quando difficilmente non mancava di concludere i suoi ragionamenti con una pungente battuta. Aver potuto raccogliere, non tanto i suoi momenti professionali o i ricordi della vita politica, quanto i racconti dei suoi allievi alle scuole superiore è stato un divertimento di rara poesia.

Purtroppo la vita terrena dell’avvocato Valeriano Venturi si è conclusa oggi, all'eta di 90 anni, in questa particolare giornata del 25 aprile. Ai figli, nipoti e tutti i familiari giungano le sentite condoglianze della redazione di Orvietonews.it con la consapevolezza che Orvieto porterà nel cuore il ricordo di un uomo di valori inarrivabili.