cronaca

Casa della Divina Provvidenza: "Nessun caso, ma non abbassiamo la guardia"

lunedì 30 marzo 2020
Casa della Divina Provvidenza: "Nessun caso, ma non abbassiamo la guardia"

La dottoressa Lucia Paolacci, direttrice sanitaria della residenza protetta Casa della Divina Provvidenza di Ficulle, spiega come gli ospiti e lo staff stanno affrontando una situazione complessa, ma sotto controllo.

"L’emergenza Covid-19 - dice - ha coinvolto l’intero pianeta non risparmiando le comunità che ospitano le persone spesso più fragili e bisognose di cure e che, seppur definite 'protette', sono quelle potenzialmente più a rischio di contaminazione come purtroppo è emerso dalle recenti cronache.

Nella nostra realtà ficullese stiamo operando con tutte le risorse che abbiamo per evitare che questo nemico invisibile varchi la porta della Residenza Protetta Casa Divina Provvidenza. Stiamo lavorando costantemente per garantire protezione ai nostri anziani, le nostre mani sono rovinate dai disinfettanti e spesso ci sentiamo mancare l’aria per l’uso delle mascherine, ma sappiamo che questo è necessario per proteggere i nostri ospiti.

Cerchiamo di creare momenti di convivialità con musica e spazi ricreativi per non far percepire loro i delicati equilibri esterni. Cerchiamo di essere i loro operatori e parte della loro famiglia che ormai è lontana da circa un mese. Ci siamo procurati presidi di protezione, siamo costantemente al telefono per rassicurare e informare i familiari sulle condizioni dei loro cari.

Siamo consapevoli della grande fiducia che ripongono in noi i familiari degli ospiti e ci rammarica sapere che 'alcune voci di corridoio' danno per certa la contaminazione della struttura da parte del tanto temuto Coronavirus.  In qualità di direttore sanitario della struttura mi preme sottolineare come, al momento, non è presente nella Residenza Protetta alcun caso di malattia e che faremo di tutto per vincere questa guerra.

Continueremo a lavorare con la serietà e la trasparenza di sempre nel rispetto dei nostri ospiti e dei loro cari. Siamo vicini a tutte le strutture in cui vi sono casi positivi e pronti a dare il nostro aiuto morale e materiale sapendo che la certezza di uscire indenni si avrà solo alla fine di tutto. Continuiamo a ripeterci che 'andrà tutto bene' senza abbassare mai la guardia".