cronaca

Contributo irriguo, il Consorzio di Bonifica fa chiarezza 

giovedì 27 febbraio 2020
Contributo irriguo, il Consorzio di Bonifica fa chiarezza 

Nell'attesa che venga discussa dal Consiglio Comunale, all'annunciata interpellanza presentata dal capogruppo del Gruppo Misto, Stefano Olimpieri, relativa agli avvisi di pagamento del Consorzio di Bonifica Val di Chiana Romana e Val di Paglia giunti nei giorni scorsi, risponde il presidente dell'ente, Mario Mori.

“Già a febbraio del 2017 – ricorda – per la stessa problematica era stata presentata dallo stesso consigliere comunale un'interpellanza simile alla quale il Consorzio aveva fatto seguito con i chiarimenti del caso, inviati a tutti gli utenti dell’impianto irriguo di Sferracavallo.

Adesso, come allora, nell’interpellanza in argomento si confonde la tipologia del contributo in quanto gli avvisi di pagamento emessi per le annualità 2015, 2016 e 2017, relativi al “contributo irriguo Orvieto” (codice tributo 750), così come descritto nel frontespizio di ogni avviso, non sono da confondersi con i “tributi consortili di difesa idraulica ed idrogeologica” (codice tributo 630), emessi annualmente per tutti i consorziati proprietari di immobili agricoli o extra-agricoli”.

“Giova precisare al riguardo – aggiunge Mori – che il contributo irriguo è dovuto esclusivamente dai soggetti che hanno instaurato un rapporto di utenza con il Consorzio (circa 150 utenti), i quali, in apposite assemblee tenutesi il 20 maggio 2010, il 21 ottobre 2013 e il 5 luglio 2017, sono stati adeguatamente informati su tutti gli aspetti della gestione, compresi i criteri di riparto della spesa, da tutti condivisi”.

Come noto, l’attività esercitata dal Consorzio dal 2010 rientra tra la gestione a “servizio particolare” in cui tutte le spese di esercizio effettuate, opportunamente documentate, fanno carico ad ogni singolo utente irriguo. Gli avvisi recapitati a febbraio di quest'anno che si riferiscono al 2015, 2016 e 2017 sono stati, dunque, emessi per “riscuotere le annualità pregresse con possibilità di rateizzazione e per riallineare le emissioni ai rispettivi esercizi irrigui”.

Quanto alla critica relativa alla carente descrizione riportata nell’avviso, che comunque identifica il tipo di contributo suddiviso per annualità, nonché le particelle di terreno ricadenti all’interno del comprensorio irriguo, il Consorzio chiarisce una volta per tutte che la lettera “A” sta per “arretrato”.

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