cronaca

Monte dei Paschi di Siena, un incontro per scongiurare la chiusura dello sportello monteleonese

venerdì 27 settembre 2019
Monte dei Paschi di Siena, un incontro per scongiurare la chiusura dello sportello monteleonese

C'è preoccupazione a Monteleone d'Orvieto per il futuro dello sportello del Monte dei Paschi di Siena. Secondo quanto comunicato dalla banca ai correntisti, da lunedì 21 ottobre, la filiale di Corso Vittorio Emanuele II 40 proseguirà la propria attività nei locali della filiale di Fabro Scalo, in Via del Ponte 8. L'Amministrazione Comunale, temendo che una simile razionalizzazione finisca per tradursi in un depotenziamento dei servizi per la comunità, ha formalmente richiesto un incontro con i vertici dell'istituto bancario.

"Già da qualche tempo - chiarisce il sindaco, Angelo Larocca - era nell'aria che la Banca Monte dei Paschi di Siena stesse valutando la possibilità di tagli agli sportelli in tutto il territorio italiano e si parlava anche del nostro sportello, nel nostro Comune. Appena venuta a conoscenza di quest’ipotesi, l’Amministrazione Comunale si è subito attivata per avere informazioni certe.

Ma mai avremmo creduto di trovarci di fronte ad una situazione del genere! Come sempre accade la logica aziendale di profitto, prevale sulle esigenze di una collettività come la nostra formata per lo più da persone anziane che hanno poca dimestichezza con i mezzi informatici e grandi difficoltà negli spostamenti. Viste le lettere ricevute dai correntisti, sposteremo il tavolo di trattativa richiedendo fermamente la non chiusura della filiale".

Sul futuro dello sportello del Monte dei Paschi di Siena interviene anche la Cisl e la sua categoria dei pensionati. “La notizia non può lasciarci indifferenti, in quanto non è possibile continuare ad assistere ad un processo di depotenziamento dei piccoli territori - affermano Angelo Manzotti (Cisl Terni-Orvieto) e Raffaello Trentini (Fnp Cisl Orvieto) - e per un comune come Monteleone d’Orvieto veder chiudere lo sportello della banca nel centro storico significa una grave perdita anche e soprattutto per tutte quelle persone, molte pensionate, che hanno problemi negli spostamenti anche per un’insufficienza dei servizi pubblici”.

L’affermazione del sindacalisti riprende e rinforza ancora una volta le strategie della Cisl nazionale, nelle quali in occasione della recente conferenza organizzativa di Roma è stata posta la centralità della questione delle periferie territoriali ma anche esistenziali, nelle quali si trovano a vivere sempre più spesso giovani, donne, lavoratori e pensionati. “L’idea lanciata dall’amministrazione di un incontro con l’istituto bancario per scongiurare la chiusura dello sportello monteleonese, che ad oggi ci sembra l’unico a livello provinciale - aggiungono -, è appoggiata anche dal sindacato che auspica che avvenga nel più breve tempo possibile e comunque prima che vengano assunte decisioni drastiche”.

Davanti a tale scenario torna ancora una volta il tema delle Aree Interne, soprattutto per un comune come quello monteleonese che nel tempo si è impegnato per mantenere viva la propria autonomia e identità. “Lo sviluppo di territori come quello orvietano, comprensivo anche del comune di Monteleone d’Orvieto, passa dall’occupazione e dai servizi. Per mantenere le persone sul territorio - concludono Manzotti e Trentini - è necessario rinforzare presidi sullo stesso e per farlo bisogna tentare di trovare il giusto compromesso tra le esigenze dei cittadini, lo sviluppo del territorio e le necessità delle aziende: cosa non semplice, ma possibile con la buona volontà e l’impegno di tutti i soggetti coinvolti”.

 

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