La "curva de la bestemmia" colpisce ancora: la GoogleCar s'incastra

La tecnologia soccombe all’antica possanza delle mura orvietane. Il mondo intero se ne deve fare una ragione: “alla Curva della bestemmia tocca fa marcia indietro”. Oppure, sperando di avere un buon carrozziere di fiducia, ci si concede una grattatina alla fiancata addolcita dal fatto che non è il primo e tantomeno l’ultimo fascione che porta i segni della “Curva della bestemmia”.
L’intersezione tra via Cipriano Manente e Vicolo Albani, questo recita la toponomastica orvietana, è un po’ il triangolo delle Bermuda della Rupe: una volta giunti in zona se non si è svegli e pronti alla manovra si sparisce dal radar.
A scoprirlo, e probabilmente con consueta stizza condita da imprecazioni e sudore per uscire dall’incastro, sono stati pilota e tecnico della GoogleCar che in queste settimane sta attraversando il comprensorio orvietano per mappare strade, stradine, vicoli e sentieri.
Dando sfogo alle migliori doti geometriche e automobilistiche l’autista della GoogleCar ne è venuto fuori nel classico tempo dei dieci minuti. Non un tempo da record, ma comunque sempre un record quello di non averci lasciato fiancata e fascione.

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