Altri guai per De Caro, tra condanne e un furto al supermercato

Condanne, accuse e pure il tentato furto in un supermercato di Verona. La storia di Marino Massimo De Caro non si ferma alla condanna di sette anni per i libri della Girolamini di Napoli, ma si aggiunge di nuovi processi e un episodio decisamente singolare in un supermercato veronese. Il tutto riportato in grande evidenza dalle cronache nazionali.
Marino Massimo De Caro, ex direttore della storica biblioteca dei Girolamini dal 1996 al 2000, ha ricoperto anche l'incarico di consigliere comunale ad Orvieto e di presidente della commissione edilizia. Poi una carriera lampo nel mondo dei beni culturali crollata con l’inchiesta sui 2000 libri spariti biblioteca dei Girolamini di Napoli.
Furto alla Biblioteca del Mnistero. Nei giorni scorsi è stata La Repubblica a battere la notizia dal titolo “Rubò 40 libri al ministero Un anno a De Caro”. De Caro è stato condannato dal tribunale romano “a un anno di carcere - scrive Repubblica - per un altro furto: la sottrazione di una quarantina di volumi antichi dalla biblioteca del ministero dell'Agricoltura compiuta tra l'aprile del 2010 e il maggio del 2011”.
De Caro è finito di fronte al giudice in seguito all’indagine dei Carabinieri che all’interno di una nota casa d’aste avevano sequestrato dei libri ritenuti di provenienza illegale. L’indagine hanno fatto emergere che quei libri erano stati ceduti alla casa d’aste proprio da Massimo De Caro, ma in realtà appartenevano alla biblioteca del ministero dell’agricoltura. Ovviamente, oltre alla condanna con rito abbreviato di un anno, le case d’asta si sono costituite parte civile chiedendo un sostanzioso risarcimento.
Il furto al supermercato Ultima novità, in ordine di tempo, quella che ha fatto il giro di tutte le testate nazionali. In primis il titolo del Corriere della Sera: “Girolamini, De Caro non paga la spesa
La polizia lo arresta per tentata rapina”. La cronaca racconta che “l’ex direttore dei Girolamini avrebbe tentato di passare dalle casse” di un supermercato di Verona, “senza pagare parte della spesa che aveva appena fatto”. “E alle richieste di spiegazioni da parte degli addetti alla sorveglianza - specifica il Corriere -, avrebbe reagito colpendo con una gomitata all’addome una guardia e tentando di darsi alla fuga con le due borse con gli acquisti ancora in mano”. All’arrivo della Polizia sono scattate le manette.
Tutto questo per un bottino di una sessantina di euro. Il giorno seguente il 43enne è comparso in tribunale per la direttissima. “Il giudice - ricostruisce il Corriere - ha convalidato l’arresto e in attesa del processo, fissato per il 27 giugno, ha disposto che De Caro tornasse ai domiciliari nella sua abitazione, senza quindi aggravare la misura già esistente. L’ex direttore avrebbe provato a giustificarsi sostenendo di non aver avuto alcuna intenzione di lasciare il supermercato senza pagare e ricordando di avere contanti a sufficienza in tasca”.

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