Scanavino ai funerali di Ashley Olsen: "Ci vuole grande rispetto e venerazione per ogni donna"

"L’arte con la sua capacità catartica non è bastata ad Ashley in quel groviglio micidiale di alcol e droga». Così monsignor Giovanni Scanavino vescovo emerito di Orvieto nella sua omelia ai funerali della 35enne Ashley Olsen nella basilica di Santo Spirito. "La chiesa e il quartiere - ha continuato - non sono stati capaci di aiutarla ad essere una donna forte contro tutto e contro tutti, la qualità della nostra fede e della nostra umanità è stata insufficiente. Di fronte a una tragedia come questa", ha detto ancora monsignor Scanavino, "dobbiamo chiedere perdono per quello che non abbiamo saputo e potevamo fare, chiediamo perdono anche a nome di Ashley perché possa presentarsi al Signore con cuore contrito".
"L'arte con la sua capacità catartica non è bastata ad Ashley in quel groviglio micidiale di alcol e droga", ha proseguito il vescovo emerito nella sua omelia parlando di come Ashley veniva vista dai suoi amici "una ragazza sempre gioviale e sorridente. Speriamo - ha detto - che Ashley possa presentarsi al Signore con questo sorriso". Scanavino ha infine parlato della figura della donna invocando «rispetto e venerazione per ogni donna".
Il funerale è stato celebrato nella basilica di Santo Spirito, una chiesa che Ashley Olsen amava e che si trova a poca distanza dal monolocale che aveva preso in affitto e in cui è stata uccisa per mano del senegalese Cheik Diaw, fermato l'altra notte con l'accusa di omicidio. In prima fila, vicino al feretro, c'erano genitori della giovane americana, il padre Walter e la madre Paula, altri familiari e il fidanzato, il pittore Federico Fiorentini, accompagnato dagli amici. Con loro c'era anche il cane beagle Scout, l'inseparabile amico a quattro zampe.
La chiesa era affollata e tanti gli omaggi floreali. Tra le corone di fiori quella del sindaco di Firenze, Dario Nardella e quella del personale del Florence Institute of Design, dove insegna Walter Olsen.

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