cronaca

"Giornate FAI di Primavera". Cinque luoghi da scoprire, sulle tracce di Cahen e Simoncelli

giovedì 12 marzo 2015
di Davide Pompei
"Giornate FAI di Primavera". Cinque luoghi da scoprire, sulle tracce di Cahen e Simoncelli

Tesori sotto chiave, bellezze sotto gli occhi. L'invito alla ri-scoperta di un patrimonio culturale diffuso e spesso inedito giunge puntuale con l'arrivo di quella che, calendario alla mano, si annuncia come la bella stagione nella sacrosanta convinzione che la valorizzazione di un territorio passi per la sua conoscenza. A partire da chi quei luoghi li vive.

Lo scorso anno, l'apertura di giardini segreti e dimore storiche, tradizionalmente precluse a visita e vista, aveva mobilitato 8000 affezionati della zona, mossisi lungo un itinerario che attraversando il centro storico – Palazzo Benincasa, Palazzo Filippeschi e il Giardino di Palazzo Sanvitani – si era spinto fino a Castel Rubello e oltre i confini regionali con il Castello di Torre Alfina, antico feudo della famiglia orvietana dei Monaldeschi, e la passeggiata nel Bosco del Sasseto che lo lambisce.

L'incanto è pronto a ripetersi grazie all'edizione 23 delle "Giornate FAI di Primavera" promosse dal Fondo per l'Ambiente Italiano. Filo conduttore scelto dal Gruppo FAI di Orvieto per le visite di quest'anno, le dimore del cardinale Girolamo Simoncelli (1522-1605), patrizio e vescovo orvietano, e quella del marchese Edoardo Cahen (1834-1894). Due grandi committenti d'arte che in diversi periodi storici hanno contribuito ad arricchire di splendidi beni città e territorio.

Sulle loro tracce, sabato 21 e domenica 22 marzo – in entrambi i giorni, dalle 10 alle 17 – apriranno le loro porte un palazzo urbano come Palazzo Simoncelli, che delimita i confini di Piazza del Popolo, l'omonimo palazzo che sorge nelle campagne di Torre San Severo e conserva affreschi del '500, e, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria, l'antica Abbazia dei Santi Severo e Martirio, commenda del cardinale, vero tesoro nascosto dell'architettura e della pittura medievale. Stessa sorte ma in elegante veste belle époque spetterà a Villa Cahen (nella foto) e ai suoi giardini immersi nell'area naturalistica della Selva di Meana, con vista sulla Val di Paglia.

Quattro, dunque, i luoghi da scoprire. Cinque, contando anche il parco. Numerose, le iniziative collaterali. "Note di Primavera", sabato 21 marzo alle 16 a Palazzo Simoncelli, proporrà musica classica live con la partecipazione degli allievi pianisti della Scuola Comunale di Musica "Adriano Casasole", sotto la guida del Maestro Riccardo Cambri. "A scuola di ospitalità: un caffè da maestri (anche glutenfree)", sabato 21 marzo dalle 14.30 alle 17 e domenica 22 marzo dalle 10 alle 17, vedrà all'opera gli "apprendisti chef" dell'Alberghiero.

Ad Allerona, in collaborazione con la Pro Loco, è prevista una "Passeggiata nel parco", percorso guidato della durata di quasi un'ora, adatto a tutti. Consigliati abbigliamento caldo e comodo e scarpe sportive. La partenza dei gruppi è alle 11, 13 e 15. In occasione della "Visita al borgo di Allerona", dalle 10 alle 17, sarà gratuito l'ingresso al Museo dei Cicli Geologici a cura della Cooperativa Sociale MIR. Per ragazzi e famiglie, durante l'orario di apertura resterà attivo anche un "Punto di informazione ambientale" curato dal Corpo Forestale dello Stato.

Il collegamento dall'area di parcheggio alla villa - la distanza è di circa un chilometro - sarà assicurato da un servizio navetta a partenza continua, ma potrà essere piacevolmente percorso a piedi. Consigliate scarpe comode-sportive e abbigliamento caldo-impermeabile. In una delle strutture del giardino, la Pro Loco di Allerona provvederà all'allestito di un servizio caffetteria.

A rendere possibile, ancora una volta, le due giornate sarà soprattutto l'impegno dei volontari del Gruppo FAI con l'imprescindibile collaborazione degli "Apprendisti Ciceroni" dell'Istituto d'istruzione superiore artistico classico e professionale di Orvieto, che cureranno tutte le visite. Con il sostegno del Comune di Orvieto e del Comune di Allerona, il contributo del Lions Club Orvieto e del centenario Caffè Montanucci, il supporto tecnico di Corpo Forestale dello Stato, Protezione Civile di Orvieto, Pro Loco di Allerona, Comitato di Torre San Severo, la disponibilità di Centro Studi Città di Orvieto, Università delle Tre Età, Hotel "La Badia", Argos Arte e la partecipazione della Cooperativa Sociale MIR.

 

Per ulteriori informazioni:
Alessandra Cannistrà, capogruppo FAI Orvieto
c/o "Punto FAI" - Museo dell'Opera del Duomo
Piazza Duomo, 26 – 05018 Orvieto (TR)
Tel. 328.7515616 museo@operadelduomo.it