cronaca

Orvieto sceglie la strada del registro delle Unioni Civili, passa la proposta dei 5stelle

mercoledì 19 novembre 2014
Orvieto sceglie la strada del registro delle Unioni Civili, passa la proposta dei 5stelle

Anche la città della Rupe avrà il suo “Registro delle Unioni Civili”. La decisione arriva dall’ultimo consiglio comunale, del 17 novembre, che - dopo acceso dibattito - ha scelto di accogliere la proposta del Movimento 5 Stelle, anche se con alcuni emendamenti.

Di fatto erano tre i punti all’ordine del giorno che chiamavano alla discussione dell’argomento famiglia e unioni civili. C’era la mozione del centrodestra sulla famiglia naturale, poi quella sulla trascrizione dei matrimoni contratti all’estero proposta da Sel, e infine quella dei “pentastellati” sull’istituzione del registro delle Unioni Civile.

Al termine del dibattito a spuntarla è stata la proposta del consigliere del Movimento 5 Stelle, Lucia Vergaglia, emendata in un passaggio dalla richiesta di Tiziano Rosati di Sel di cancellare il passaggio che includeva nel registro anche le trascrizioni dei matrimoni omosessuali contratti all’estero.

“Sappiamo bene - dice Lucia Vergaglia esprimendo soddisfazione per l’esito del Consiglio - che il Registro delle Unioni Civili Ugualitarie è un surrogato di una vera legislazione in materia ma nel frattempo permette di dare data certa alla situazione di convivenza od unione e dare una mano alle coppie di fatto, soprattutto nelle materie di competenza degli Enti locali sulle quali Comuni ed enti locali hanno piena potestà amministrativa. La data certa della situazione di Unione all’atto della registrazione permetterà di accedere a quei diritti previsti in leggi e regolamenti separati tra loro ed ambiti sui quali si è legiferato senza pensare di organizzare un testo unico per evitare sovrapposizioni con il nostro consolidato diritto di famiglia”.

Ora, secondo, la mozione dovrebbe esserci anche un pronunciamento della giunta. “I tempi sono maturi - continua Vergaglia - perchè lo stato possa provvedere e la mozione sulle Unioni Civili del M5S Orvieto prevede anche un esplicito pronunciamento della giunta che vada poi inoltrato per lettera dal nostro Assessore alle Pari Opportunità alla Presidenza del Consiglio perchè sia messa all’ordine del giorno la discussione sulle Unioni Civili”.

Il Movimento 5 stelle spiega che “alcuni dei diritti che questa iniziativa permette di raggiungere agevolmente sono quelli di riconoscimento di famiglia anagrafica, i diritti e doveri dei conviventi, diritto alla procreazione assistita (legge 40/2004), diritto a notizie sulla salute del compagno/a, patti di convivenza standardizzati e naturalmente l’accesso a molti dei servizi comunali che potranno essere anche esclusivi per gli iscritti nel registro od essere estensione di quanto già previsto alla famiglia. La nota dolente saranno naturalmente i doveri che si instaureranno nella coppia ad esempio in campo fiscale”.

“L’Unione Civile - riprende Vergaglia - è, e resterà, qualcosa di completamente diverso da una famiglia o dalla semplice coppia di fatto non riconosciuta. I diritti ed i doveri che scaturiranno dall’Unione Civile registrata non pregiudicheranno quelli della famiglia tradizionale”.

Qualche spigolatura, invece, sulla scelta di Sel. “Unico limite - dicono i pentastellati - posto all’impostazione del registro proposta dal M5S è dovuto ad un emendamento di Sel che impedisce la trascrizione nel registro delle Unioni Civili Ugualitarie il matrimonio omosessuale contratto all’estero come causa efficente di unione. Ne consegue che queste coppie regolarmente sposate in altro paese che vorranno godere del regime amministrativo delle Unioni Civili registrate dovranno, come tutti gli altri, fare un’apposita istanza con relativo, e ridondante, “patto di convivenza” ed il nuovo regime non potrà essere retroattivo all’atto del matrimonio: portroppo non dipende dal M5S ma dalla straordinaria capacità che ha una certa sinistra d’incespicare sui propri cavalli di battaglia”.

“Ogni miglioramento sarà sempre possibile - chiude Lucia Vergaglia - ma le fondamenta le abbiamo gettate avendo bene in mente che i diritti non pregiudichino i diritti altrui. Ad Orvieto, finalmente, le Unioni Civili Ugualitarie sono state approvate”.

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