Rapina alla ICM de La Capraccia, furti al Mercatone e al negozio Acqua e Sapone. Un mercoledi notte movimentato

Due furti e una rapina. E' questo il bilancio di una notte, quella tra mercoledì e giovedì, che nell'Orvietano ha colpito tre aziende. Alcune decine di cellulari sono state trafugate da ignoti malviventi presso il Mercatone di Orvieto. Secondo una prima ricostruzione dei fatti i ladri si sarebbero calati all'interno del punto vendita dal tetto. Nel supermercato Acqua e Sapone invece sono finite nel mirino dei ladri, entrati dalla porta principale, numerose confezioni di profumi. I due colpi, data la vicinanza delle due attività commerciali, potrebbero essere ricondotti alla stessa banda. Nelle due aziende sono in corso gli inventari e al momento non è possibile quantificare l'ammontare dei furti.

Mentre non si può parlare certo di "colpo da manuale" per quello messo in piedi da due giovani orvietani intorno alle 20.00 di mercoledì ai danni del distributore di carburanti ICM in zona La Capraccia nei pressi di Montefiascone (VT). I due, Stefano Cossu, 30 anni di Allerona e Francesco Mosconi, 33 di Castel Giorgio, con il volto nascosto da un passamontagna, prima di dileguarsi a piedi si sono fatti consegnare dall'addetto alla vendita, minacciandolo con una pistola a pallini, circa 900 euro, ovvero tutto l'incasso della giornata. L'operaio, con grande coraggio, li ha rincorsi e li ha visti allontanare a bordo di una Fiat Panda bianca. L'auto, parcheggiata non lontana dall'impianto, - in passato già oggetto di un altra rapina, in cui era spuntato anche un fucile, - è risultata di proprietà di uno dei due. L'addetto alle vendite è riuscito a segnare la targa del veicolo e ha chiamato i Carabinieri.

I due ladri si sono prima diretti verso l'abitazione di uno di loro, e poi hanno commesso l'errore di mettersi in viaggio con la stessa auto alla volta di Orvieto dove, lungo la Umbro-Casentinese, sono incappati in un posto di blocco messo in atto dai Carabinieri della Stazione di Orvieto. I militari, allertati dai colleghi viterbesi, li hanno individuati e subito fermati neanche un'ora dopo il fatto. Nel corso di una prima perquisizione sono state trovate addosso ad uno dei due alcune centinaia di euro mentre successivamente, nella abitazione di uno di loro, sono stati rinvenuti il passamontagna e la pistola. In tutto sono stati recuperati circa 600 euro.