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Legambiente Umbria si oppone all'emendamento che apre al transito di veicoli a motore sui sentieri

giovedì 21 dicembre 2023

"Il governo regionale mentre si adopera per costruire altre strade e superstrade in ogni angolo della regione, ripescando progetti di oltre venti anni fa, fatti da giunte del colore opposto, adesso si vanta perfino di voler permettere che qualunque mezzo a motore possa transitare su sentieri e mulattiere del nostro patrimonio boschivo e forestale, mettendo a rischio ovviamente il turismo lento, sé stessi e le altre attività fatte in quei contesti e portando il traffico perfino sulle sterrate della nostra regione". Così Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria, commenta l’approvazione da parte del Consiglio Regionale di un emendamento al Bilancio di previsione 2024 della Regione Umbria a firma della Consigliera Puletti della Lega, che apre al transito di veicoli a motore sui sentieri, sulle mulattiere sui viali parafuoco e sulle piste di esbosco e di servizio ai boschi e pascoli.

La rete sentieristica regionale un’opportunità per l’ecoturismo

"I consiglieri regionali fanno finta di non sapere che le strade carrarecce, le mulattiere, i tratturi, i sentieri, le piste e i tratti di viabilità minore extraurbana, sono parte integrante della viabilità forestale, di quella minore storica e della rete escursionistica regionale, sulle quali la Regione Umbria ha investito negli anni ingenti risorse per la loro realizzazione e manutenzione. – continua la nota di Legambiente – Tutti questi sentieri attraversano luoghi di grande valore naturalistico, storico e agricolo, per i quali l’Umbria è conosciuta in tutto il Mondo. E soprattutto sono percorsi da un numero sempre maggiore di cicloturisti, escursionisti e appassionati di natura, che scelgono la nostra regione come meta per le sue bellezze paesaggistiche e naturalistiche e non certo per vedersi sfrecciare una specie di fiera motoristica in mezzo ai boschi”.

La normativa nazionale

Le norme nazionali, indipendentemente dal titolo di proprietà, chiariscono che questa viabilità è vietata al transito ordinario. Alle regioni è demandata la definizione delle modalità di utilizzo, gestione e fruizione tenendo conto delle necessità correlate all'attività di gestione silvo-pastorale e soprattutto della tutela ambientale e paesaggistica. "Daremo battaglia contro questa ennesima assurda aggressione al patrimonio naturale dell’Umbria che, per strizzare l’occhiolino a qualche categoria di cittadini, mette irresponsabilmente a rischio la nascente e sempre più diffusa economia del turismo lento – conclude l’associazione ambientalista – e anche l’incolumità delle persone, inducendo alcune a percorrere sentieri e mulattiere con qualunque tipo di mezzo. Una follia totale, altro che regalo di Natale".

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