ambiente

Giornata Internazionale delle Zone Umide all'Oasi WWF di Alviano

giovedì 2 febbraio 2023

Laghi, stagni, paludi, acquitrini, fontanili rappresentano una preziosa varietà di ambienti naturali sempre più residuali. Solo negli ultimi cinquant'anni è scomparso il 66% delle zone umide in Europa e con esse stiamo perdendo un importantissimo patrimonio. Le zone umide sono habitat ad altissima produttività, dato che il basso livello delle acque favorisce il pieno utilizzo dell’energia solare, si compongono di una grande varietà di ambienti grazie ai diversi valori di temperatura e profondità che li caratterizzano.

Tra le più importanti funzioni svolte c’è il mantenimento dei livelli di falda, la protezione dalle inondazioni, la limitazione dell’erosione. Tra le funzioni ecologiche non è secondario il controllo della qualità delle acque grazie alla funzione fitodepuratrice ad opera della vegetazione acquatica, la decomposizione di agenti inquinanti in forme non nocive ad opera dei batteri e la precipitazione di metalli pesanti. Sono miniere di biodiversità e tutti noi ormai sappiamo quanto questa sia importante in sé, ma anche per l’uomo in quanto fonte di beni, risorse e servizi: i cosiddetti servizi ecosistemici.

E noi non possiamo non celebrare la “nostra” zona umida. Nel 1963 il paesaggio a cavallo tra l’amerino e l’orvietano, quello che guarda oltre il Tevere, in seguito alla costruzione di una diga avvengono profondi cambiamenti: nella valle si forma un lago, viene chiamato Lago di Alviano. Il fiume è costretto a lasciare qui parte della sua energia in parte convertita in energia idroeletrica altra in energia vitale. I fanghi e le acque si trasformano, si instaurano comunità biologiche ricche di esseri viventi e quelle che erano campagne coltivate diventano una nuova realtà: una delle zone umide più importanti in Italia.

Quella che oggi è l’Oasi Wwf Lago di Alviano è un ambiente in continua evoluzione, sempre alla ricerca di un equilibrio dinamico, come avviene in natura. E’ un luogo in cui possiamo lasciarci prendere per mano dalla natura selvaggia, lasciarci incuriosire, sorprendere, sedurre. Qui possiamo conoscerla, innamorarcene e, in questo modo, impareremo a prendercene cura.

Fonte: Oasi di Alviano