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Riduzione dei pesticidi, la proposta di regolamento UE

domenica 3 luglio 2022

Il 22.6.22 la Commissione europea ha finalmente presentato una proposta di regolamento UE per la riforma del c.d. Pesticides Regulation, in vista di una sostanziale riduzione dell’impiego di pesticidi, erbicidi, fungicidi e altri prodotti agrochimici pericolosi per la salute umana, animale e dell’ambiente.
La proposta appare in linea con gli impegni assunti a Bruxelles nella strategia UE Farm to Fork – e almeno in parte – con le successive richieste del Parlamento europeo e della società civile.

Viene promessa una transizione ecologica in agricoltura e nella gestione di aree verdi e naturali. Se pure in termini più blandi rispetto a quelli proposti nell’Iniziativa dei Cittadini Europei #Savethebees and the farmers. Con attenzione alle c.d. ‘aree sensibili’ e ai c.d. pesticidi microbiologici, quale innovazione di minor impatto socio-ambientale.

Riduzione dei pesticidi, i principi-chiave
Il nuovo regolamento, nella proposta di Bruxelles, si distingue rispetto al previgente (reg. CE 1107/09) per l’affermazione di alcuni principi-chiave:
– obiettivi giuridicamente vincolanti di riduzione, entro il 2030, sia degli utilizzi e i rischi dei pesticidi chimici (-50%), sia dell’uso delle sostanze attive più pericolose. Gli Stati membri avranno responsabilità di definire gli obiettivi di riduzione entro i parametri definiti a livello UE e le strategie nazionali atte a garantire il raggiungimento dell’obiettivo comune,
– controllo ecologico dei parassiti. La gestione integrata dei parassiti (Integrated Pest Management) obbligherà gli agricoltori a considerare tutti i metodi alternativi di controllo dei parassiti, prima che i pesticidi chimici possano venire utilizzati solo quale extrema ratio,
– divieto di utilizzo di tutti i pesticidi nelle c.d. ‘aree sensibili’. L’uso di tutti gli agrotossici è vietato a distanze inferiori a 3 metri da parchi o giardini pubblici, campi da gioco, aree ricreative o sportive, sentieri pubblici e aree ecologicamente sensibili. Una distanza peraltro stabilita in barba alla letteratura scientifica che invece mostra come il c.d. effetto deriva abbia ben altra estensione.

Sostegno agli agricoltori
La Commissione europea promette altresì un sostegno economico ‘eccezionale’ per consentire agli agricoltori e allevatori – i protagonisti della transizione ecologica – di affrontare un cambiamento radicale nelle loro prassi agronomiche e operative. La Politica Agricola Comune (PAC) dovrebbe perciò dedicare apposite risorse alla copertura dei costi richiesti per adempiere ai nuovi requisiti per gli agricoltori.

La vera sfida sarà convincere i governi degli Stati membri – oggi forse i più sensibili alle lobby delle società Bayer (che ha acquisito Monsanto), Corteva, ChemChina   e BASF, i monopolisti di pesticidi e sementi conciate con agrotossici – a dare effettivo seguito a tali misure nei piani strategici nazionali. Come già sarebbe dovuto accadere e non è invece mai accaduto.

Innovazione e pesticidi microbiologici

L’innovazione viene indicata come una delle vie da seguire per promuovere la riduzione dell’impiego di pesticidi e altri prodotti agrochimici. Essa comprende la ricerca e sviluppo sui c.d. pesticidi microbiologici, che potrebbero accompagnare e agevolare la conversione delle colture al sistema biologico.

I microrganismi – es. batteri, funghi, virus, protozoi – sono infatti già utilizzati per proteggere le piante, poiché alcuni di essi sono parassiti o patogeni per insetti e altri organismi a loro volta parassiti o patogeni delle piante. L’8.2.22 il Consiglio ha perciò approvato quattro regolamenti di attuazione che semplificano le loro procedure di autorizzazione.


Dario Dongo 
RIPA - Rete Interregionale Patrimonio Ambientale (da Notiziario GIFT 25.06.2022)