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Geotermia sull’Alfina, via libera del Consiglio di Stato

venerdì 8 ottobre 2021

Sono raccolte in trentasette pagine le motivazioni che sostengono la decisione della Sezione Quarta del Consiglio di Stato di accogliere gli appelli della società ITW-LKW Geotermia Italia e dare sostanzialmente il via alla realizzazione dell’impianto pilota geotermico che da ormai quasi dieci anni è oggetto di discussione per le comunità dell’Alfina e della vicina Alta Tuscia laziale.

LA SENTENZA Il futuro geotermico dell’altopiano dell’Alfina si riassume nei punti finali della sentenza firmata dal presidente del collegio, il giudice Luigi Maruotti: “Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sugli appelli riuniti così come in epigrafe proposti (ricorsi nn. 3024/2021, 3289/2021 e 3295/2021 R.G.), così provvede: a) accoglie gli appelli principali proposti dalla ITW LKW Geotermia Italia nei procedimenti nn. 3024/2021, 3289/2021 e 3295/2021; b) accoglie gli appelli incidentali proposti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nei medesimi procedimenti nn. 3024/2021, 3289/2021 e 3295/2021; c) respinge l’appello incidentale proposto dal Comune di Castel Giorgio ed altri nel procedimento n. 3289/2021; d) respinge gli appelli incidentali proposti dalla Regione Lazio e dalla Regione Umbria nel procedimento n.3024/2021; e) per l’effetto, in riforma delle sentenze impugnate, respinge tutti i ricorsi di primo grado (nn. 8204/2015, 13903/2019, 13938/2019, 13939/2019 e 14585/2019 R.G. TAR Lazio Roma); f) compensa per intero fra tutte le parti le spese dell’intero giudizio”.

LE MOTIVAZIONI Sfogliando le motivazioni che hanno portato il Consiglio di Stato a sostenere la decisione di autorizzare la realizzazione dell’impianto pilota si percepisce come, in questi anni, il risiko di commissioni, udienze, audizioni e procedimenti di valutazione ambientale, hanno sostanzialmente costituito un corposo materiale probatorio per i giudici della massima assise amministrativa, che non hanno mancato di evidenziare i comportamenti tenuti dagli enti pubblici.

Nei passaggi della sentenza, scaricabile seguendo questo link, emergono anche passaggi sul rischio sismico che può interessare la zona dell’Alfina e quelle confinanti. I giudici del Consiglio di Stato nell’introdurre l’esame delle motivazioni che hanno determinato il non accoglimento del rapporto Ichese e delle reazioni sui fatti della centrale francese di Vendenehim scrivono: “Bisogna ricordare che si parla di aumento del rischio e non di creazione di un rischio prima inesistente. Come è noto, infatti, un campo geotermico è per definizione una zona geologicamente attiva: il Comune di Castel Giorgio non fa eccezione, dato che si trova comunque in zona sismica, anche se a sismicità bassa, e nella sua storia ha registrato distruzioni ad opera di terremoti”.

Dal Consiglio di Stato arriva però anche un monito agli amministratori: “Sull’impianto realizzato gli organi competenti dovranno esercitare la necessaria vigilanza, provvedendo a sospenderne o a fermarne l’esercizio nel momento in cui, in base ad una corretta e completa istruttoria, emergessero profili di sua pericolosità, a maggior ragione tenendo conto che si tratta di un impianto pilota, volto quindi a verificare se e in che modo la risorsa sia sfruttabile in condizioni di economicità e sicurezza”.

Il futuro dipenderà ora dalle scelte delle Regioni, Amministrazioni Comunali e Comitati, intanto la ITW LKW Geotermia Italia andrà avanti.

Seguendo questo link è pissibile scaricare la sentenza del Consiglio di Stato