Geotermia sull’Alfina, via libera del Consiglio di Stato
Sono raccolte in trentasette pagine le motivazioni che sostengono la decisione della Sezione Quarta del Consiglio di Stato di accogliere gli appelli della società ITW-LKW Geotermia Italia e dare sostanzialmente il via alla realizzazione dell’impianto pilota geotermico che da ormai quasi dieci anni è oggetto di discussione per le comunità dell’Alfina e della vicina Alta Tuscia laziale.
LA SENTENZA Il futuro geotermico dell’altopiano dell’Alfina si riassume nei punti finali della sentenza firmata dal presidente del collegio, il giudice Luigi Maruotti: “Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sugli appelli riuniti così come in epigrafe proposti (ricorsi nn. 3024/2021, 3289/2021 e 3295/2021 R.G.), così provvede: a) accoglie gli appelli principali proposti dalla ITW LKW Geotermia Italia nei procedimenti nn. 3024/2021, 3289/2021 e 3295/2021; b) accoglie gli appelli incidentali proposti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nei medesimi procedimenti nn. 3024/2021, 3289/2021 e 3295/2021; c) respinge l’appello incidentale proposto dal Comune di Castel Giorgio ed altri nel procedimento n. 3289/2021; d) respinge gli appelli incidentali proposti dalla Regione Lazio e dalla Regione Umbria nel procedimento n.3024/2021; e) per l’effetto, in riforma delle sentenze impugnate, respinge tutti i ricorsi di primo grado (nn. 8204/2015, 13903/2019, 13938/2019, 13939/2019 e 14585/2019 R.G. TAR Lazio Roma); f) compensa per intero fra tutte le parti le spese dell’intero giudizio”.
LE MOTIVAZIONI Sfogliando le motivazioni che hanno portato il Consiglio di Stato a sostenere la decisione di autorizzare la realizzazione dell’impianto pilota si percepisce come, in questi anni, il risiko di commissioni, udienze, audizioni e procedimenti di valutazione ambientale, hanno sostanzialmente costituito un corposo materiale probatorio per i giudici della massima assise amministrativa, che non hanno mancato di evidenziare i comportamenti tenuti dagli enti pubblici.
Nei passaggi della sentenza, scaricabile seguendo questo link, emergono anche passaggi sul rischio sismico che può interessare la zona dell’Alfina e quelle confinanti. I giudici del Consiglio di Stato nell’introdurre l’esame delle motivazioni che hanno determinato il non accoglimento del rapporto Ichese e delle reazioni sui fatti della centrale francese di Vendenehim scrivono: “Bisogna ricordare che si parla di aumento del rischio e non di creazione di un rischio prima inesistente. Come è noto, infatti, un campo geotermico è per definizione una zona geologicamente attiva: il Comune di Castel Giorgio non fa eccezione, dato che si trova comunque in zona sismica, anche se a sismicità bassa, e nella sua storia ha registrato distruzioni ad opera di terremoti”.
Dal Consiglio di Stato arriva però anche un monito agli amministratori: “Sull’impianto realizzato gli organi competenti dovranno esercitare la necessaria vigilanza, provvedendo a sospenderne o a fermarne l’esercizio nel momento in cui, in base ad una corretta e completa istruttoria, emergessero profili di sua pericolosità, a maggior ragione tenendo conto che si tratta di un impianto pilota, volto quindi a verificare se e in che modo la risorsa sia sfruttabile in condizioni di economicità e sicurezza”.
Il futuro dipenderà ora dalle scelte delle Regioni, Amministrazioni Comunali e Comitati, intanto la ITW LKW Geotermia Italia andrà avanti.
Seguendo questo link è pissibile scaricare la sentenza del Consiglio di Stato