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"Il modello sperimentale della Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia restituisce prestigio al territorio"

venerdì 16 aprile 2021
"Il modello sperimentale della Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia restituisce prestigio al territorio"

Ancora una manifestazione di stima e apprezzamento per la vision lungimirante proposta dalla Riserva Mondiale della Biosfera Unesco del Monte Peglia. Nel corso dell'annunciato webinar promosso sui temi della scuola dall’Unesco Regional Bureau for Science and Culture in Europe, Ufficio Regionale Unesco per la Scienza e la Cultura in Europa, il professor Paolo Fatiganti, dirigente dell'Istituto Comprensivo "Muzio Cappelletti" di Allerona, intervenuto su designazione del presidente della Riserva del Monte Peglia, Francesco Paola, ha messo in luce, nell’ottica dell’importante sinergia realizzata tra le due istituzioni, la costituzione, all’interno della scuola, di un punto informativo della Riserva.

Tale azione, nell’ambito di quelle presentate dai qualificati relatori del seminario sui temi delle iniziative di "resistenza attiva" all’emergenza sanitaria, ha destato in tutti i partecipanti particolare interesse per la sua originalità. Peraltro, nel quadro dei numerosi interventi presentati (che si configuravano come buone pratiche di resilienza alla pandemia all’interno delle riserve della biosfera e dei geoparchi mondiali Unesco in Italia), è emerso con forza il ruolo chiave della scuola nell’ambito dei processi di tutela e promozione alla sostenibilità, particolarmente cari all’Unesco. In tal senso, assai fecondo di spunti è apparso l’intervento della professoressa Patrizia Balzarini, insegnante presso l’IIS Lorenzo Cobianchi di Verbania (Geoparco Sesia Val Grande).

Altrettanto interessanti sono state le proposte giunte dalla dottoressa Antonella Piredda, dirigente dell'IC Siniscola 1 (Riserva della Biosfera di Tepilora, Rio Posada e Montalbo) e dalla dottoressa Federica Piazza, coordinatrice delle attività educative della Riserva della Biosfera di Miramare e Costa di Trieste. Inoltre, gli spunti progettuali riferiti dalla dottoressa Chiara Bocchio, segretario generale dell'Associazione Italiana Giovani per l'Unesco, si sono perfettamente integrati all’interno di una vivace discussione con alcuni ragazzi e ragazze, interpellati in qualità di giovani portatori di interesse qualificati. Del resto, il moderatore dell’incontro, Jonathan Baker dell’Unità Scienza - Ufficio Regionale Unesco per la Scienza e la Cultura in Europa, coadiuvato dall’importante apporto di Sara Stemberger e Anna Agostini, ha più volte sottolineato la fondamentale presenza della Scuola all’interno delle reti qualificate che valorizzano le pratiche e gli obiettivi di tutela delle Riserve Mondiali della Biosfera Unesco.

Non da meno, è stato infine sottolineato e preso a modello il concetto, non trascurabile, di “Scuola Antenna dell’Unesco sul territorio”, definizione ideata e promossa proprio dalla Riserva Mondiale della Biosfera Unesco del Monte Peglia, che ha così ribadito la sua visione innovativa e propulsiva mediante governance indipendente che realizza molteplici  interazioni e partnership territoriali volti a valorizzare e veicolare i processi di educazione, formazione, riqualificazione e crescita dei contesti territoriali inseriti all’interno della Riserva, promuovendone un ulteriore possibile ampliamento alle limitrofe zone. "Posso affermare - conclude il professor Paolo Fatiganti che il modello sperimentale della Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia sta divenendo oggetto di apprezzamento e di studio in tutta Italia e soprattutto un modello attrattivo e che finalmente e in modo graduale restituisce il prestigio che meritano i territori troppo spesso svalorizzati".