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Fotovoltaico, CIA chiede di fermare il progetto. "Un ecomostro che stravolgerebbe lo stato naturalistico, territoriale e produttivo"

venerdì 5 marzo 2021
Fotovoltaico, CIA chiede di fermare il progetto. "Un ecomostro che stravolgerebbe lo stato naturalistico, territoriale e produttivo"

La  CIA-Agricoltori Italiani di Orvieto e dell’Umbria esprime profonda contrarietà al progetto "San Faustino FV", che prevede la realizzazione di un mega impianto fotovoltaico disposto su 40 ettari in località San Faustino, nel comune di Orvieto. "Un ecomostro - è detto in una nota - che, per le enormi dimensioni e per la sua ubicazione, sarebbe gravemente incompatibile con l’ambiente circostante e provocherebbe uno stravolgimento dell’attuale stato naturalistico, territoriale e produttivo dell’intera zona.

Verrebbero annullati gli enormi sforzi fatti negli  anni passati che hanno portato, nel 2018, al riconoscimento Unesco del Monte Peglia e del territorio limitrofo come Patrimonio dell’Umanità". Cia Orvieto e Cia Umbria sottolineano, infatti, che "l’area su cui dovrebbe sorgere il gigantesco impianto fotovoltaico è inserita nella zona riconosciuta a tutti i livelli di pianificazione territoriale, naturalistico e agricolo, tra le Aree Naturali Protette, zone speciali di conservazione della Rete Natura 2000".

"Ci chiediamo - dicono - come sia possibile che ancora nessuna istituzione pubblica sia intervenuta per bloccare questo scempio, e lanciamo un appello, unitamente al ‘Comitato Tutela Monte Peglia’, al Comune di Orvieto perché fermi al più presto l’avvio dei lavori, prendendo coscienza delle proprie responsabilità.

Ribadiamo che con la realizzazione di un mega impianto fotovoltaico molti terreni produttivi, destinati all’attività agricola e agrituristica, perderebbero la loro attuale destinazione d’uso. La Cia di Orvieto ha aderito a tutte le iniziative messe in campo fino ad oggi per contrastare la realizzazione del mega impianto fotovoltaico e continuerà a sostenere chiunque voglia fermare questo inopportuno progetto".