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Contratto di Fiume per il Paglia, aperta la fase di partecipazione pubblica

mercoledì 30 dicembre 2020
di G.S.
Contratto di Fiume per il Paglia, aperta la fase di partecipazione pubblica

L'importante percorso che dovrà portare alla messa insicurezza del tratto aquesiano del bacino fluviale del Paglia è iniziata. Ed il Comune di Acquapendente fa il punto della situazione. Si è aperta, infatti, la fase di partecipazione e di discussione pubblica sul Contratto di Fiume che riguarda la parte laziale del Paglia e che coinvolge i Comuni di Acquapendente e Proceno. Il soggetto attuatore del Contratto di Fiume, attivato dalla Regione Lazio, è l’Alta Scuola di Orvieto che ha già sviluppato analogo percorso nel tratto umbro del Paglia.

Sollecitazioni, in questo senso, sono giunte nel Consiglio Comunale di Orvieto di martedì 29 dicembre. L'ex sindaco, Giuseppe Germani, ha chiesto, di sapere se la progettualità va avanti e se sono state rinnovate le cariche della cabina di regia in capo ad Alta Scuola. "Con Alta Scuola - ha assicurato l'assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo - stiamo andando avanti e collaborando per i lavori della Rupe. L’ultimo tavolo si è riunito circa un mese fa. Parallelamene sta procedendo anche la questione MAB Unesco".

Come noto, il Contratto di Fiume è uno strumento importante per regolare i progetti e le attività secondo criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale per la riqualificazione e la messa in sicurezza del bacino fluviale. In questo percorso, a partire dalla fase propositiva, le comunità locali intervengono in modo paritario rispetto agli enti ed alle autorità centrali. In sostanza, significa che i diversi portatori di interesse, sia di tipo generale che particolare, sia pubblici che privati, devono comunque conformarsi per ricercare la giusta convergenza e compatibilità con l’obiettivo più alto della salvaguardia e riqualificazione del fiume. Altro aspetto rilevante sarà il raccordo con l’altro contratto di fiume relativo al segmento umbro, che interessa i comuni di Orvieto, Allerona e Castel Viscardo.

Infatti, i progetti per la messa in sicurezza non possono essere realizzati a compartimenti stagni ma devono necessariamente avere una visione ed una finalità che coinvolga tutta l’asta fluviale. In questo senso, sarà importante avviare un tavolo tecnico con i comuni del tratto umbro e anche con i comuni del tratto toscano non solo per la individuazione di siti idonei ad interventi di mitigazione delle piene del Paglia ma anche per azioni integrate di tutela attiva, valorizzazione e sviluppo locale. Questo percorso è coadiuvato da un gruppo di lavoro, composto dal geologo Filippo Belisario, dal biologo naturalista Gianluca Forti e dall’antropologo Enrico Petrangeli, coordinati dal geologo Endro Martini, esperto in Contratti di Fiume.

Questo gruppo di lavoro elaborerà un quadro conoscitivo ambientale e socio economico ed un disegno strategico che saranno alla base del Programma d’Azione che includerà le schede illustrative di proposte e di progetti per gli interventi da attuare. Negli ultimi mesi sono partite le consultazioni dei potenziali portatori di interesse, relativamente ai Comuni di Acquapendente e Proceno, per sviluppare la fase propositiva dei possibili progetti ed interventi da realizzare.

È stato distribuito un sondaggio, che è stato pubblicato anche online, al quale hanno risposto circa 150 persone. A causa dell’emergenza Covid non è stato possibile convocare riunioni in presenza. Si è ovviato al problema convocando i primi tre incontri in video conferenza, Successivamente sarà elaborato il documento “Quadro Conoscitivo e Lineamenti Strategici”, previsto dall’Atto di impegno con la Regione Lazio, che chiuderà la Fase 1 e permetterà di passare alla definizione del Piano d’Azione, importante strumento per avviare la fase di progettazione".

 

Atlante dei Patrimoni Territoriali e di Comunità dell'Ecomuseo Alta Tuscia del Paglia