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Emergenza cinghiali, niente estensione della stagione venatoria

martedì 9 giugno 2020
Emergenza cinghiali, niente estensione della stagione venatoria

Sindaci in videoconferenza con il prefetto Giovanni Bruno, organizzatore dell’iniziativa, e l’assessore regionale all’agricoltura Enrica Onorati per parlare del problema dei cinghiali, grave emergenza da cui derivano rischi per l’incolumità delle persone e per i raccolti agricoli.

Diciamo subito che dall’incontro è emersa la non praticabilità, secondo la Regione, di estendere la stagione venatoria dando quindi campo libero ai cacciatori. Non si può fare, ha detto la Onorati provocando la delusione di tutti in presenti. Vanno invece programmati, ha spiegato, degli interventi mirati.

“La soluzione al problema – ha aggiunto – sono i piani di selezione. Da considerare, tra l’altro, che in questo periodo la situazione si è aggravata perché con il lockdown si è verificata una rinaturalizzazione del territorio”. Più o meno dello stesso avviso il rappresentante dell’Ispra, che ha spiegato che per estendere la stagione venatoria occorrerebbe modificare la normativa nazionale. Questo è il motivo per cui non si può estendere il calendario della caccia. “La caccia di selezione – ha affermato – è uno strumento utile e infatti dove è stato applicato ha sempre funzionato. Con essa si rimuove la quota riproduttiva e gli effetti si vedono abbastanza rapidamente.

La Onorati ha quindi ricordato che la normativa attuale assegna ai sindaci alcuni strumenti specifici, come la possibilità di autorizzare la rimozione di questi animali dai centri abitati e il loro ricollocamento in aziende agri-turistico-venatorie. Dunque, nessun intervento straordinario come i sindaci – da quello di Caprarola a quello di Ronciglione, da quello di Tuscania a quello di Acquapendente – si aspettavano. L’unica consolazione arrivata da questo incontro è stato l’annuncio dell’imminente sblocco, già dalla settimana prossima, dei risarcimenti per i danni all’agricoltura relativi all’annata 2016. Quelli dal 2017 in poi è stato assicurato che verranno pagati entro l’anno.