ambiente

Avvistati 17 fenicotteri rosa, inanellati 5 anni fa nella Camargue francese

venerdì 5 giugno 2020
di Davide Pompei
Avvistati 17 fenicotteri rosa, inanellati 5 anni fa nella Camargue francese

"Alla zampa di ogni uccello che vola è legato il filo dell’infinito". Ne era convinto Victor Hugo e lo sottoscrivono naturalisti, ornitologi ed appassionati di ali. Tra scienza, poesia e cambiamenti climatici l'oggetto d'osservazione dell'obiettivo del fotografo Sergio Speziali sono stati i 17 fenicotteri rosa che lunedì 1° giugno hanno sorvolato il Lago Trasimeno, scegliendo di non fermarsi, ma transitando per l'Oasi Naturalistica "La Valle" di San Savino, Magione.

A chi è riuscito ad immortalare l'elegante volo non è sfuggito come due di loro avessero un anello colorato. È stato sufficiente trasmettere l’immagine al personale dell’Oasi che, lavorando sullo scatto, è riuscito a capire l'esatto colore dell'anello e il codice impresso. Informazioni che hanno permesso di risalire ai colleghi che avevano apposto l'anello, scoprendo così che i due volatili erano stati inanellati nel 2015 all'Étang du Fangassier, nella Camargue francese.

"Il fenicottero rosa – spiega, dall'Oasi, Maddalena Chiappiniè una specie che si sta muovendo, compiendo numerosi e frequenti spostamenti in tutta l'area del Mediterraneo e questo per un semplice motivo. La popolazione è in forte aumento e, con l'espansione, è normale che crescano anche gli spostamenti degli individui giovani che sono sempre i primi a muoversi e con più frequenza, ma anche degli adulti.

La specie frequenta soprattutto aree caratterizzate da acque molto basse e zone umide". È per questo, dunque, che la ricerca li porta spesso al Trasimeno dove, però, l'assenza dell'artemisia Salina, il gamberetto di cui si nutrono, non permette l'insediamento di una popolazione stabile. Riescono a sostare, ultimamente anche a svernare, ma non a nidificare. Un dato importante, non solo dal punto di vista ornitologico.

Ma anche perché conferma l'importanza di un presidio sul territorio che fa da riferimento per gli studi ornitologici e al quale i cittadini si affidano e con il quale collaborano ininterrottamente. Sabato 23 maggio l'Oasi Naturalistica "La Valle" ha riaperto le porte dopo l’emergenza sanitaria e, da allora, visitatori ed appassionati hanno ripreso a frequentare con curiosità e frequenza la struttura che, dal canto suo, ha salutato con entusiasmo la riapertura.

Per quanto riguarda i fotografi di natura è subito ripresa la collaborazione che va avanti ormai da anni. Uno di questi, Alessandro Beccafico, si è subito messo a disposizione per aiutare ad implementare il canale YouTube dell'Oasi in modo da sostituire con filmati il servizio che veniva prima offerte con le audio-guide ma che ora, a causa della situazione legata al Covid-19, non possono essere utilizzate.

Nelle prime cinque giornate di apertura sono state registrate molte presenze, tanto da spingere i gestori ad anticipare l'apertura e posticipare la chiusura. "Sebbene ci siano stati tanti ospiti – riferisce la responsabile – siamo, comunque, riusciti a contingentare gli ingressi. Tutti, finora, sono stati estremamente corretti. Hanno indossato la mascherina, si sono lavati e/o disinfettati le mani con i gel idroalcolici messi a disposizione.

Hanno rispettato la distanza di sicurezza e il numero massimo consentito in ogni osservatorio e, quando, spesso, c'è stato bisogno di aspettare per poter entrare, lo hanno fatto di buon grado e nell'attesa hanno visionato, tramite il loro smartphone, i filmati nel nostro canale YouTube per prepararsi alla visita. Un inizio così restituisce un po' di carica, anche se il cammino è ancora faticoso". L’intenzione è di riattivare a breve le visite guidate e i laboratori "A caccia di pulci d'acqua", nonché un centro estivo incentrato sull’aiuto-compiti.

Per ulteriori informazioni:
www.oasinaturalisticalavalle.it