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Inaugurato l'Orto della Strega Matteuccia. Tra storia, didattica e sperimentazione

domenica 19 novembre 2017
di Davide Pompei
Inaugurato l'Orto della Strega Matteuccia. Tra storia, didattica e sperimentazione

Erbaiola e guaritrice, fu accusata di stregoneria e condannata al rogo nella piazza cittadina. Quello di Matteuccia di Francesco di Ripabianca è stato uno dei primi processi alle streghe in Europa e, forse, il primo caso in cui si fa menzione del volo di una strega. Quasi seicento anni dopo, a quella donna imputata al Tribunale dei Malefici – i documenti del processo sono tuttora conservati nell'Archivio Storico Comunale – Todi ha scelto di dedicare un luogo carico di altrettanta storia e suggestioni, destinandolo alla coltivazione di erbe aromatiche ed officinali.

Un campo-catalogo di quasi un centinaio di esemplari per la didattica e la sperimentazione, sottratto alla condizione di verde incolto e reso profumato giardino, percorso geometrico e armonico. Eccolo, allora, l'Orto della Strega Matteuccia, inaugurato sabato 18 novembre nella corte agricola dell'Istituto "Ciufelli", in quello spazio-cerniera tra l'antico refettorio del fu Monastero di Montecristo, oggi occupato dalle cucine del college scolastico, e l'area dove ha trovato posto la cantina sperimentale. Si tratta di un progetto – l'ennesimo, ma non certo l'ultimo – realizzato con finalità storico-didattiche.

Ad illustrarle, nel corso del convegno tenutosi al Teatro della Cittadella Agraria, il dirigente scolastico Marcello Rinaldi. "Non poteva mancare – ha detto – un'area laboratoriale da dedicare ad attività formative volte alla valorizzazione dell’apporto salutistico delle essenze vegetali, nell’ambito di un'agricoltura sempre più multifunzionale e vicina ai bisogni delle persone. Nel farlo, si è voluto anche ritrovare e riscoprire legami antichi, tradizioni locali che affondano nel tempo e che, quindi, possono arricchire le attuali pratiche tecnologiche o strumentali di coltivazione e di estrazione, con significati perduti ma senz’altro più umanizzanti".

Al suo fianco, anche il direttore dell'Archivio Storico Comunale Filippo Orsini, la giornalista Rita Boini, autrice di testi di cucina e gastronomia e Maria Pia Fanciulli, responsabile della comunicazione della Fondazione Barbanera che coordina la realizzazione del popolare Almanacco. Nella realizzare l'Orto, si è tenuto conto del fatto che l'uso delle erbe in passato fosse spesso prerogativa del mondo femminile. Sia nella raccolta delle erbe dei campi, sia nella cura delle aromatiche negli orti, sia nella conoscenza di proprietà ed impiego a scopi culinari e curativi. Ad impreziosire il tutto, una scultura di Gianni Sforna. Coinvolti nell'intervento di riqualificazione anche due ex allievi, Matteo Falchetti e Luigi Frassineti.

Per l'occasione, sono stati esposti almanacchi settecenteschi, vecchi erbari, cataloghi, ricettari e documenti cinquecenteschi e alcuni studenti hanno indossato costumi d’epoca per rievocare attraverso letture la vicenda della Strega Matteuccia, che nel tempo ha ispirato letteratura e spettacolo. Alla visita è seguita, nei locali della Cantina Montecristo, la degustazione tematica curata dalla chef Silvana Favetti Andreani che ha proposto tortini con pecorino ed erbe aromatiche, ciambelline salate al rosmarino, imbrecciata con la maggiorana, zuppa d'aglio, crostata di baccalà ed erbette, composta di mele cotogne al Grechetto di Todi e menta con ricotta di Montecristo. Ma anche infuso di cannabis sativa.

E i prodotti della Bottega Montecristo che ha festeggiato il primo compleanno. Tra arance e clementine biologiche certificate, birra, pasta e farina alla canapa. Vino rosso, ricotte, mozzarelle, olio nuovo e verdure cotte (rapi, bietolina, bietola, finocchi, cavolo cinese e cavolfiore), polli rurali e verdure e frutta fresca dai campi.

Per ulteriori informazioni:
www.isistodi.it 

Foto: https://www.facebook.com/groups/exallieviciuffelli/photos/

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