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Idromela, Colace, Locchi: differenti le storie, identici gli obiettivi

lunedì 3 dicembre 2018
di Roberto Pace
Idromela, Colace, Locchi: differenti le storie, identici gli obiettivi

Fra le facce nuove dell’Orvietana, quella di Matteo Idromela (nella foto d'apertura) merita un posto di diritto. Fermato per la ricomparsa di un problema fisico che sembrava superato, il ventiquattrenne centrocampista romano, invece di rompere i ponti con la società biancorossa, ha preferito rimanere, per tornare nuovamente in campo con la maglia dell’Orvietana una volta guarito. E non si tratta di una scelta di comodo, vista la distanza dalla sua residenza abituale.

Nel periodo di riabilitazione si è messo a disposizione della Società, che l’ha inserito nei quadri del settore giovanile. Adesso, Matteo che, ricordiamo, possiede le qualità del giocatore vero, distribuisce consigli ai più piccini, felici di aver trovato in lui un punto di riferimento sicuro per lo sviluppo delle loro qualità. Ha ancora le grucce, ma non fa nulla. Fiorucci e l’Orvietana lo aspettano. Il primo acquisto per la stagione 2019-2020 è servito. Hugo Roberto Colace è il primo giocatore che arriva a Orvieto con alle spalle una carriera internazionale di tutto rispetto.

Argentino, trentaquattrenne, ha vestito la maglia albiceleste nelle nazionali giovanili del suo paese (Under 15 e Under 17), dove c’era anche Tevez, a precedere un tour cosmopolita fra le Americhe e l’Europa. Nella valigia conserva le maglie Newell's Old Boys (Arg.), Estudiantes de La Plata (Arg), Flamengo (Bras.), UAG (Mex.), Auxerre (Francia), All Boys (Arg.),Olimpo (Arg.), Capiata (Paraguay), Atletico Arcos (Portogallo). Ha trascorso tre anni in Inghilterra (2008 – 2011), giocando per il Barnsley, nella regione di South Yorkshire. Ultimo approdo, per adesso, l’Italia dove è arrivato a gennaio di quest’anno, tesserato dal Paceco, serie D, in provincia di Trapani. Dall’inizio dell’attuale stagione lo troviamo a Siderno, in Calabria, la cui formazione milita in Eccellenza.

A Fiorucci, che l’ha studiato molto attraverso filmati, è parso interessante il suo modo di giocare, regolarmente a due tocchi e il modo in cui tiene la posizione in campo. Con la Narnese, nello spezzone di partita in cui è stato utilizzato, ha mostrato una buona facilità d’inserimento, si è proposto per la ricezione e, caratterialmente, non è parso per niente un molle. Ne sapremo di più alla prossima occasione.

Per Alessandro Locchi si tratta di un ritorno. In estate aveva ceduto alle lusinghe dell’Eccellenza ligure, poi, in autunno, il ritorno sulle decisioni. Ha raccolto, subito, l’invito dell’Orvietana e del suo tecnico, che lo conosce bene, per averlo già allenato nel Città di Castello. Fiorucci, nell’estate 2017, raccontava di un giocatore avviato verso la completa maturazione, alla quale mancavano alcuni dettagli. E’, per natura, un generoso, riesce a coprire una bella zona di campo, possiede buona corsa e, quando si tratta di lottare non si tira mai indietro. Un giocatore delle cui qualità si ha sempre bisogno, che piace molto agli allenatori. Ieri ha iniziato benissimo. Si tratta solo di continuare.