sport

Presentata "La Castellana 2018"...a tutto Pirro

giovedì 11 ottobre 2018
di Roberto Pace
Presentata "La Castellana 2018"...a tutto Pirro

"A tutto motore…aspettando la Castellana", un evento tutto nel segno di Emanuele Pirro. Il pilota romano, eletto da poco a Legenda del motorismo italiano e internazionale, titolo che si commenta da solo, ambito da molti ma attribuito a pochissimi, ha deliziato la folta platea di appassionati del motore convenuti nella Sala consiliare del Comune.

E’ stata anche l’occasione per presentare ufficialmente l’edizione 2018 della cronoscalata orvietana, compito assolto in modo magistrale da Luciano Carboni Presidente dell’Associazione. Folta la rappresentanza di autorità sportive del motore, con in prima linea il fiduciario regionale ACI, dott. Giorgio Alberton, il Commissario ASI agli Esteri, avv. Claudio Dal Savio, il fiduciario provinciale acisport, Federico Giulivi. A rappresentare il Comune di Orvieto il Vice Sindaco e Assessore allo Sport, Cristina Croce e quello alla cultura, Alessandra Cannistrà.

Perché lo sport del motore è passione ed è anche cultura. Come ha ricordato Emanuele Pirro, avvezzo a conoscere e ad approfondire le competenze sulla storia e le innovazioni delle macchine a lui affidate. “Ho avuto sempre una grande attenzione a tutto ciò, perché riesci ad entrare in confidenza con il mezzo per poi trarne il meglio”. Ma non è stato soltanto questo l’argomento sul quale il vincitore di cinque edizioni della 24 h. di Le Mans si è soffermato. Ha raccontato la sua storia di pilota con la valigia colma di sole speranze, partito giovanissimo per l’Inghilterra, verso la fine degli anni ’70, e stabilirsi in quella definita, giustamente, quale culla del motorismo mondiale:” Correvo in Formula 3, cercando di imparare in tempi brevi la lingua.

Ricordo che ci vollero due anni per acquistare una lavatrice da mettere in casa, ponendo fine innumerevoli visite alle lavanderie a gettone. Avevo fatto la scelta di provare a essere un pilota, rinunciando al corso di laurea in ingegneria. Oggi posso dire di non aver sbagliato, anche se il rammarico di non essere ingegnere, fa, ogni tanto capolino. Perché, dico la verità, sono abbastanza perfezionista e riuscire, con le mie sensazioni, a dare una mano agli ingegneri, mi rende particolarmente soddisfatto ”. Non è a caso la sua lunga permanenza in casa Audi, di cui oggi è ambasciatore nel mondo, perché Pirro, oltre che veloce, si è sempre manifestato collaudatore sopraffino, il preferito nella squadra della casa dei quattro anelli.

Oltremodo interessante l’interagire poi sviluppatosi con i tanti piloti orvietani presenti, ai quali la Legenda ha fornito sempre risposte esaustive. Sugli argomenti proposti dai driver di casa nostra, la serata è entrata nel vivo, in un clima abbastanza simile a quello dei paddock. E non poteva mancare l’argomento Formula 1. Non invidia Vettel, perché ritiene stia passando un brutto momento, in particolare sul piano psicologico. Apprezza molto Hamilton, bravissimo e molto furbo. E’ felice per la presenza di un italiano in Formula 1. Augura a Giovinazzi, nuovo pilota Sauber, tutto il bene possibile: “Lo merita, perché viene dal nulla e ce l’ha fatta da solo”.

Parla bene anche di Leclerc, è fortissimo, imputa alla scarsa voglia di sacrificarsi la poca presenza di piloti nazionali ai massimi livelli. Non è mancata una mezza promessa di Pirro, in partenza per San Marino, dove si celebra il cinquantenario della Martini Racing, Scuderia di cui ha fatto parte, in merito alla sua presenza, nel ruolo di apripista, alla prima salita mattutina del prossimo 21 ottobre.