sport

Fagioli 2018: Guai tecnici per Fattorini e Pelorosso, bene Chioccia e Bissichini

lunedì 20 agosto 2018
Fagioli 2018: Guai tecnici per Fattorini e Pelorosso, bene Chioccia e Bissichini

L’illusione di vivere una domenica superlativa con i piloti orvietani è durata lo spazio di un paio d’ore, quello intercorso tra lea prima e la seconda manche del Trofeo Fagioli, a Gubbio. Poi, quando mancavano soltanto Pelorosso e Fattorini per celebrare l’orvietano quale lingua vittoriosa, ecco la frizione di Pelorosso a fare i capricci, seguita dal cambio di Fattorini, rimasto bloccato in quarta marcia.

La delusione è cocente, avendo entrambi dimostrato, fin dal sabato, di avere in mano un poker servito. Spettacolare l’ex equo Pelorosso – Sambuco nella prima sprova, appaiati con 1’57”77, fatto rarissimo nelle gare in salita. Daniele che nella due ha limato quasi 4” al precedente record personale, aggiunge il rammarico per lo stop, capitato quand’era in vantaggio al primo rilevamento cronometrico della manche decisiva. Altrettanto straordinario il duello che s’inscena per l’assoluto, con Michele Fattorini a 67/100 da Magliona, poi vincitore, e avanti al resto dei migliori.

Il colpaccio sembra alla portata, ma l’affidabilità finisce per tradire anche il driver di punta del motorismo orvietano. Che si consola, ad ogni modo, con altri piloti, definiti, in modo improprio, seconde linee, solo perché alla guida di vetture meno performanti. E’ il caso di Filippo Ferretti, primo nella seconda manche e finito a soli 34/100 dal gradino più alto. Il ventenne ha guidato bene, senza indecisioni né sbavature, meritando le congratulazioni del team e senza dimenticare che la macchina di Torrente, che l’ha preceduto, ha qualcosa in più.

Giornata da leoni per Mattia Chioccia e Gabriele Bissichini. Mattia, al rientro, si è imposto nella classe 1600 PRODS, terminando secondo nella classifica del raggruppamento. Ha fatto il tempo che si era dato, correndo con rinnovata serenità che impone di riprogettare un futuro alla guida di un mezzo più importante. Altrettanto ottimo Gabriele, che ha messo davanti a tutte la sua Renault Williams fatta in casa, vincendo anche il raggruppamento PRODE. Michele Mocetti, anche a Gubbio, ha rinnovato l’abbonamento con il secondo posto. La sua, tempi alla mano, è stata una gara maiuscola, preceduto soltanto da Biccheri, pilota di casa e in maggior confidenza con il tracciato.

Leggermente sotto tono papà Massimo, tradito da regolazioni solo in teoria più performanti, poi ricomposte, il tutto vanificato da una toccata nella seconda ascesa. Valentino Polegri e Giulia “veloce” Gallinella tornano senza coppe con la certezza, però, di aver intrapreso la strada giusta. Valentino ha chiuso alle spalle dei migliori, autoaccusandosi per qualche indecisione di troppo, Giulia sorride, perché a darle ragione, c’è il rilevamento cronometrico, nettamente migliore di quello del 2017, oltre ai cinque maschietti che si è messa alle spalle.

Elisa Francese, ha pagato dazio, sia per la poca dimestichezza con il percorso, sia per la scarsa attività agonistica. Anche per Rodolfo Lorenzini, ottavo di classe, la classifica è poco appagante. E’ andata peggio a Leonardo Spaccino, ritiratosi nella seconda manche. Nella gara per storiche, bene Gianpiero Olivieri, protagonista di due salite quasi in fotocopia.


Questa notizia è correlata a:

Fagioli 2018: a Gubbio la domenica degli altri orvietani