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Vince il Campitello, ma per l'Orvietana solo consensi

domenica 5 agosto 2018
di Roberto Pace
Vince il Campitello, ma per l'Orvietana solo consensi

L’Orvietana non supera il Campitello, ma trova, ad ogni modo, il consenso dei propri sostenitore accorsi numerosi al primo appuntamento. La qualcosa è, di per sé, un successo, considerando la natura critica del pubblico orvietano. Di fronte, c’è il Campitello, zeppo di giovani, più facili ad andare in palla ed ancora inebriati dalla finalissima per il titolo di Campioni d’Italia. Alcuni veramente bravi, come il portiere Battistini, entrato nel secondo tempo e rivelatosi baluardo inespugnabile per Polidori e compagni.

Che ci mettono anche del loro, fallendo occasioni clamorose, effetto di una manovra avviata a un futuro che si profila roseo. Alla prima non partecipano Idromela e Annibaldi, due dei nuovi verso i quali s’indirizzano risposte importanti. Zampagna gioca subito la carta offensiva, con due mediani e quattro attaccanti, assegnando a Perquoti e Liurni anche compiti di copertura. E proprio Liurni, nel quale si è intravisto un signor giocatore, saggia la consistenza dei legni, colpendo, per ben due volte, il palo. Dida e Cotigni presidiano la zona centrale e sembrano bene integrarsi, con il giovane orvietano incaricato del lavoro un po’ più sporco e l’ex San Sepolcro, che si propone, giocando sempre a testa alta, al compito di impostare la manovra.

Incarico assolto al meglio, perché il ragazzo evidenzia, sia un’ottima visione del gioco, sia piedi buoni per innescare i compagni sulla corta e la lunga distanza. Missaglia, molto atteso, riesce ad eludere la marcatura e a distribuire palloni interessanti per i compagni di linea. In più, ha i cm che servono per vedere l’Orvietana finalmente protagonista anche nel gioco aereo. Ragionamento che si sposa bene con la prestanza di Lispi e pure dello stesso Dida. Fra gli attaccanti l’intesa non dovrebbe costituire problema.

Semmai c’è parecchio da lavorare sulla precisione in fase conclusiva. Polidori, autore, tra l’altro, di un applaudito assolo di oltre 60 metri, faticherà a digerire le tante opportunità fallite, che dovrebbero avere esaurito il bonus di errori sotto porta. Incoraggianti le prestazioni dei più giovani, sempre che conservino la volontà di applicarsi per migliorarsi. Perquoti è andato in gol, Mosconi ha egregiamente sostituito Gulino, fermatosi dopo pochi minuti per il riacutizzarsi di un problema fisico.