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Squadra completa: 12 piloti orvietani alla salita di Ascoli

giovedì 21 giugno 2018
di Roberto Pace
Squadra completa: 12  piloti orvietani alla salita di Ascoli

La cronoscalata di Ascoli, Coppa Paolino Teodori, segna l’apertura ufficiale dei giochi per quei piloti abituati a limitare la loro attività alle gare del Centro Italia. Sui tornanti per Colle San Marco, tra i tantissimi iscritti, Orvieto proverà a dire la sua. Compito proibitivo, poiché la salita ascolana, oltre che per il Campionato Italiano ha validità europea. C’è, quindi, una ventata d’internazionalità a rendere più importante la gara e la partecipazione alla stessa. Il percorso non è facile, si va da una prima parte tortuosa a quella finale velocissima e sarà oltremodo importante bilanciare bene la macchina.

Per tutti o quasi i driver orvietani c’è qualche punto interrogativo, più o meno grande, dovuto al lungo periodo di inattività e all’impossibilità di provare su strada quanto preparato durante l’inverno. Per esempio, Giulia Gallinella, unica pilotessa in assenza di Elisa Francese, ha subito avuto un inconveniente al motore, per cui la Peugeot 106 è subito rientrata in officina, ma sarà pronta, in griglia, per le prove ufficiali di sabato. La ragazza è carica di adrenalina e conta di far bene su un percorso che conosce, in una classe numerosa e agguerrita. Insieme con lei, a rappresentare l’Orvieto Corse saranno Leonardo Spaccino, Luca Chioccia e Rodolfo Lorenzini. Mattia Chioccia era in attesa del nuovo serbatoio. La consegna è stata rinviata, per cui, il giovane industriale boschivo di Corbara si è visto costretto a cambiare raggruppamento con tutte le incognite che questo comporta.

Gabriele Bissichini, appassionato pilota e preparatore di Torre San Severo, per ora ha ingaggiato un bel duello con un sensore che rende difficoltoso il funzionamento del motore. Vincerà questa prima battaglia e conta di far meglio nella sua prima apparizione stagionale. Per la Mocetti Corse, tocca a papà Massimo, dopo l’ottima apertura di Michele allo Spino. La Saxo è tutta da scoprire, ma, la meticolosità del padre, egregiamente trasmessa anche al figlio, garantisce buone certezze. Michele sarà il navigatore perché il fratello maggiore non ha alcuna dimestichezza col tracciato. L’augurio è che Massimo vada bene e si diverta, rispedendo al mittente i ritorni di fiamma per le due ruote. Tra l’altro, l’officina Mocetti ha anche sfornato, nei giorni scorsi, la Peugeot di Valentino Polegri, tutta revisionata, con la quale il canalese intende confermare i giudizi positivi per la sua stagione 2017.

A riempire la prima casella degli assenti è Luca Giovannoni. Il preparatore cui è solito rivolgersi non disponeva, per questa data, della Mini giusta per competere con i migliori. Alla guida della macchina, rifiutata dal commerciante di pentole orvietano, ci sarà, una tantum, Romano Fenati, in prestito dalla Moto 2. Daniele Pelorosso ha capitolato di fronte al capotecnico Andrea Fravolini il quale, nel provvedere alla sistemazione della macchina incidentata in Friuli, ha poi deciso di apportare anche modifiche alla motoristica. Per cui, motore a terra almeno fino a stasera e ricomposizione nelle ultimissime ore antecedenti la partenza. Daniele si fida ed è in ogni caso ottimista. Mancherà qualcosa alla livrea che, con la velocità c’entra veramente poco. Filippo Ferretti sa già sul chiedere e dare alla sua Radical R4. Non è perfetta parità e solo lui conosce il segreto per pareggiare i conti. Ad Ascoli ha corso già due volte, sa che il grip non è dei migliori, ma ha confidenza con il tracciato.

Con quella di Filippo, per la Fattorini Motorsport viaggeranno, destinazione Ascoli, altre cinque macchine: le due Osella 1000 in affitto a clienti, la Ligier di Bottura e presto arriverà la Osella turbo, la Formula Master di Graziosi e l’Osella FA 30 Zytek di Michele. Il quale, è salito già per tre volte sul podio di Ascoli, senza, però salire sul gradino dell’assoluto. Della macchina nuova è complessivamente soddisfatto, sono stati montati alcuni aggiornamenti che Enzo Osella ha richiesto siano provati, rimangono i chilometri da macinare per trovare la piena sintonia uomo-macchina. Michele ha voglia di tornare ai vertici, sa anche, però, quale sia la prassi per raggiungere l’obiettivo: occorre pazienza.